Quando dal traffico di via Canova si svolta nelle vie interne di San Bartolo a Cintoia, sembra quasi di uscire dalla città: case basse, porte sulla strada, vie poco trafficate e botteghe storiche. Potreste però non sapere che c’è anche un piccolo circolo di tennis, Il 45, dal nome dell’associazione che gestisce i due campi della parrocchia di san Bartolo. Ad accogliervi troverete Franca, Fritz o Remo: tre custodi volontari che conservano anche la storia di questo posto, nato nel 1988 e sopravvissuto grazie a uno spirito di condivisione molto lontano dall’estetica di Wimbledon.
Li vado a trovare un venerdì mattina e assisto a una partita in cui l’età complessiva dei giocatori si avvicina ai tre secoli. Nondimeno, passione ed eleganza non mancano, come mi fa notare Flavio, maestro di tennis e creatore del progetto Over The Net: “La storia di questo luogo lo rende la base perfetta per creare un microcosmo sociale attorno al tennis. Over The Net è un modo per fare politica senza fare politica: una comunità di persone che si ritrovano oltre la rete,in attività collaterali che propongono senso di appartenenza e spirito di collaborazione”.
Trekking per la Toscana, visite a mostre, pranzi condivisi dopo i tornei e persino una biblioteca “virtuale ma reale: ognuno ha messo a disposizione un libro sul tennis dando vita a un incrocio di prestiti”. Over The Net ha un suo manifesto e un’idea precisa anche sullo sport e sul suo insegnamento, basato su un confronto sano e un etico spirito di competizione.
Lavora nella quotidianità al mondo che vorrebbe: “la società era già molto frammentata prima della pandemia. Serve offrire stimoli, prendersi cura della persona, delle relazioni, in ogni contesto di insegnamento e non solo. Creare delle reti di solidarietà promuove un’idea di benessere che è la sola che può farci cambiare rotta. Questa è anche la miglior forma di economia etica: il fattore più importante su cui investire è proprio il capitale umano”.
Un buon inizio per correggere il rovescio.