Il sogno di assistere a Centro Storico Lebowski Vs Inter
“Ci sono partite che non avresti mai immaginato di poter giocare, avversari che ammiravi in televisione e aI quali ora puoi stringere la mano, duelli immaginati nelle notti insonni di una comunità che cammina insieme verso la storia. Sta per accadere adesso. Sta per accadere davvero. Dal Comunale Gino Bozzi, Centro Storico Lebowski – Inter valevole per il terzo turno di Coppa Italia”.
Chissà forse sarebbe questo l’incipit del commentatore di turno, se fosse Sky ad avere i diritti, se invece fosse la Rai a trasmettere l’incontro, lo stile sarebbe sicuramente meno enfatico, più composto, meno “sbottonato” perché il tempo lì si è fermato (siamo ancora a “la palla scheggia la traversa”). Ma non stiamo qui a sottilizzare sugli stili di telecronaca, immaginiamoci piuttosto cosa potrebbe succedere se un giorno la Coppa Italia diventasse tutto questo: l’occasione di incontro tra il mondo dorato della Serie A e quello pane e salame dei Dilettanti, gli spalti gremiti, l’attesa per il fischio d’inizio, la festa, comunque vada, i ricordi indelebili per chi potrà dire “io c’ero”.
Non è una strampalata suggestione, una chimera irrealizzabile, è successo già in Inghilterra il 10 gennaio di quest’anno tra il Marine Football Club, squadra di ottava serie inglese, e il Tottenham di José Mourinho in occasione del terzo turno della FA Cup. Purtroppo gli spalti erano vuoti a causa della pandemia ma l’evento ha avuto una risonanza tale che sia l’Everton, che ha fornito le sue strutture ai mariners per gli allenamenti, che il Liverpool, che ha donato loro le proprie analisi dell’avversario, hanno voluto partecipare. Sull’onda di questa partita il Centro Storico Lebowski, squadra dilettantistica fiorentina già nota per la sua capacità di catalizzare passione e impegno sociale attorno alla propria squadra, ha formulato la sua proposta di revisione del format della nostra coppa nazionale.
“Inizialmente è nata quasi per scherzo; un post su facebook, in cui abbiamo lanciato questa provocazione di rimodellare la Coppa Italia sul modello della FA Cup inglese, ma l’eco è stato totalmente inaspettato e persino Fabio Caressa ne ha parlato a Radio Deejay” ci spiega Matthias Moretti che cura la comunicazione dei Lebowski.
Le proposte sono due in realtà: la prima, più radicale, prevede l’ingresso delle squadre professionistiche già dal terzo turno preliminare, la seconda, che tiene conto degli impegni delle squadre più importanti, vedrebbe le squadre di A entrare dal secondo turno del tabellone principale rigorosamente in trasferta.
Ma qual è la ragione profonda di questa proposta? “L’anno che si è appena concluso – spiega Matthias – ha messo in ginocchio il mondo dei dilettanti sia a livello economico sia, soprattutto, a livello sociale. Questa proposta instaurerebbe un meccanismo di ridistribuzione delle risorse tramite i proventi del botteghino e altre iniziative, e avvicinerebbe un mondo freddo e patinato come quello dei professionisti allo sport genuino, della gente popolare, che è quello che da anni portiamo avanti. Infine, di riflesso, riaccenderebbe i riflettori su una coppa che, diciamocelo, pochissimi seguono soprattutto all’inizio della stagione”.
Noi, che amiamo le iniziative che partono dal basso, siamo con il Lebowski e speriamo che questo appello venga raccolto da chi comanda, perché non si perda questa occasione di ripartenza e si dia ossigeno alle società dilettantistiche che permettono a tutti, anche ai più sfortunati, di praticare lo sport che amano.