Il calcio non parla solo al maschile, soprattutto a Firenze. La Fiorentina è femmina e sulle rive dell’Arno non poteva che nascere, sulle orme del Firenze Club Femminile, una squadra importante non solo a livello italiano. Terza classificata lo scorso anno in A, diretta candidata al titolo della stagione appena iniziata e polmone della nazionale italiana. Abbiamo incontrato due ragazze che amano il pallone quanto e se non più dei “fratelli” agli ordini di mister Sousa.

 

FIORENTINA WOMEN'S FC VS U.S.D. SAN ZACCARIA GIUSI SPROVIERO CGE FOTOGIORNALISMO

FIORENTINA WOMEN’S FC VS U.S.D. SAN ZACCARIA
GIUSI SPROVIERO CGE FOTOGIORNALISMO

 

Giulia Orlandi, capitano della Fiorentina Women’s e Alice Tortelli, difensore viola e della nazionale. Potete provare a raccontare la vostra esperienza nel mondo del calcio? Avreste mai pensato di vestire la maglia viola come capitano o quella di difensore della nazionale?

Gulia: Ho iniziato a giocare a Firenze a 13 anni ed ho continuato qui in città, nella società che adesso prende il nome di Fiorentina Women’s. La mia passione è nata grazie ai professori che a scuola ci hanno avvicinato al calcio, specialmente nei tornei interscolastici. Essere capitano della Fiorentina è un sogno divenuto realtà: mai lo avrei pensato!
Alice: Ho iniziato a sette anni nella Sestese: andavo a vedere mio fratello e un giorno mi hanno chiesto di provare. Non ne sono più uscita e oggi continuo, sia in maglia viola che azzurra. Agli inizi, quando giochi in realtà più piccole, non immagini di raggiungere la Nazionale. Ricordo l’esordio azzurro, ero felice ma nervosa: con il tempo sono riuscita a domare la tensione maturando e iniziando a conoscere il fantastico calcio internazionale.

 

Quali sono le vostre prospettive, e quali sono i ricordi indelebili di carriera?

G: Mi auguro per il futuro una bella stagione in campionato, magari una vittoria, oppure un ottimo piazzamento in UEFA Women’s Champions League. Ma anche entrambi, perché no! Spero di poter coniugare ancora per molto la carriera lavorativa e quella sportiva, nonostante la Fiorentina richieda sempre più professionalità. Ma è una cosa buona per le generazioni future. I miei ricordi più belli sono la prima promozione in Serie A, nel 2006, e la vittoria nel Campionato Primavera nel 2007: ero giovanissima e in quel biennio ho veramente raccolto gioie indescrivibili sul campo.
A: Il più bel ricordo è la medaglia al Mondiale 2014 U17: è stato il primo podio per la Nazionale Femminile, una medaglia di bronzo che non scorderò mai. Dando uno sguardo al futuro vorrei continuare a migliorarmi e diventare professionista.

 

Lungarno è una rivista che si occupa di cultura ed eventi a Firenze. Che rapporto avete con gli eventi musicali e di spettacolo nella vostra città? 

G: Sì, mi piace molto il teatro e la musica live e provo ad andare ad eventi appena posso. È bello avere una città viva che ti dia l’opportunità di svagarti dopo il lavoro el’allenamento: in questo Firenze non è seconda a nessuno.
A: Non ho molto da dedicare alle attività fuori dal campo, ma quando posso cerco sempre di godermi la città e quello che ha da offrire. A qualche concerto, comunque, non rinuncio mai!

 

In quale luogo di Firenze portereste un vostro ipotetico cugino canadese, dopo i classici giri turistici?

G: Lo porterei alla Chiesa di Orsanmichele, nell’ultima stanza, per vedere la città da quel punto: è una vista poco conosciuta, con cui ho sorpreso diversi miei amici.
A: Direi il Piazzale Michelangelo perché si vede dall’alto tutta Firenze, la abbracci. Già che sono lì, porterei il mio ipotetico cugino alla Chiesa di San Miniato, perché è dove sono andata nella prima gita scolastica e dove sono rimasta affascinata dalla storia proprio di San Miniato!

 

Fate un piccolo appello per portare i nostri lettori alle vostre partite!

G: Il pubblico è un sempre giocatore in più e sugli spalti si fa sentire. Nella scorsa stagione, quando San Marcellino o il Bozzi erano gremiti, noi sentivamo la loro energia e davamo il 110%. Quest’anno vogliamo portare la Viola in alto, e con il pubblico giusto avremo una marcia in più!
A: Il calcio femminile non è molto conosciuto, ma è un bello spettacolo: certo, è diverso da quello maschile, ma ci si appassiona velocemente. E poi c’è la maglia con il giglio in campo che lotta per lo scudetto…non dobbiamo aggiungere altro se non “Forza Viola”!

 

di Riccardo Morandi

 

FIORENTINA WOMEN 'S FC - S.BERNARDO LUSENA CAMPIONATO SERIE A FEMMINILE CGE FOTOGIORNALISMO

FIORENTINA WOMEN ‘S FC – S.BERNARDO LUSENA CAMPIONATO SERIE A FEMMINILE
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