Il Cha no yu (“acqua calda per il tè”), conosciuto in Occidente come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale che ha la sua origine in Giappone. Il tè, prima utilizzato per scopi terapeutici in Cina, nel X secolo giunge in Giappone, portato dai monaci buddisti. Il consumo del tè doveva mantenere vigili durante le lunghe ore di meditazione e aiutare nella ricerca interiore del sé.
“Il cuore della cerimonia del tè consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè; disporre il carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate proporre il freddo; in inverno il caldo; fare tutto prima del tempo; preparare per la pioggia e dare a coloro con cui ti trovi ogni considerazione”
Sen no Rikiū
Per i monaci zen la cerimonia del tè è riconosciuta al pari dell’arte, è intrisa di profonda spiritualità, condivisione, considerazione di se stesso e dell’altro.
Com’è possibile arricchire quest’arte con altrettanta arte? Come possiamo sospendere il tempo in un mondo occidentale?
Sono le cinque del pomeriggio, siamo in un’Inghilterra ottocentesca. È l’ora del tè. Ci sono solo due pasti al giorno: colazione e cena (difficile da immaginare, vero?!), la Duchessa di Belford, Anna Russel, amica stretta della Regina Vittoria, dà inizio a questa tradizione: durante le ore pomeridiane avverte un forte senso di appetito e si fa portare una tazza di tè accompagnato da raffinati dolcetti. Questa soluzione le piacque talmente tanto che divenne un’abitudine quotidiana da condividere con le amiche.
Sono le cinque di pomeriggio, siamo nel XXI secolo, alla radio è in onda “Coney Island Baby” di Lou Reed, sono sul divano sotto una coperta. Vi propongo un tè matcha color smeraldo, il tè che veniva solitamente consumato nella Cerimonia in Giappone, e una fetta di crostata con frolla all’omonimo tè e crema al cioccolato bianco; l’accostamento del tè matcha con la dolcezza, in senso letterale: la TartMatcha, una crostata deliziosa e semplice, la cui spiritualità consiste nella co-evoluzione dei due sapori.
Mettetevi seduti e sorseggiate il tè con una fetta di crostata (semplicissima nella realizzazione), sospendetevi con un libro o una chiacchierata in compagnia. Se anche tu vuoi gustarti questo momento ecco cosa fare.
Lista della spesa
Per la pasta frolla
- 275 gr di farina
- 100 gr di zucchero semolato
- 140 gr di burro
- 1 uovo
- 1 cucchiaio e mezzo di tè matcha polverizzato
- 1 pizzico di sale
Per la crema al cioccolato bianco: - 200 gr di cioccolato bianco
- 500 ml di latte intero
- 60 gr farina
- 50 gr di zucchero
Per decorare:
- Fiori essiccati edibili (facoltativo)
Procedimento
Fate un vulcano con farina, zucchero e un pizzico di sale. Al suo interno lavorate i cubetti di burro con l’uovo e il tè matcha in polvere. Una volta creato un panetto omogeneo, incorporate il resto degli ingredienti secchi fino ad ottenere un impasto coeso. Coprite con la pellicola e mettete in frigo per 1 ora.
Mescolare in una pentola farina e zucchero, aggiungere il latte, accendere il fuoco e mescolare a fuoco vivo con la frusta fino alla consistenza desiderata. Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato bianco a scaglie, e mescolare fino a completo scioglimento.
Dopo aver fatto riposare la frolla in frigo, stenderla dello spessore di 4mm circa, inserirla in una tortiera con carta forno e bucherellare. Cuocere a 180° per 30 min circa, fino a doratura. Durante la cottura assicuratevi che la frolla non gonfi, se dovesse accadere, potreste utilizzare una forchetta e bucherellarla nuovamente. Potete adesso riempire la vostra crostata con la crema al cioccolato bianco e decorare a piacere con i fiori essiccati.
Voilà, la crostata è pronta. Voi siete pronti a rilassarvi?