di Martina Vincenzoni e Daniele Pasquini
L’imponderabile eventualità della pandemia ha colpito tutti i settori, ma il focus di questo giornale è da sempre la vita culturale e artistica della città: per questo nei mesi scorsi abbiamo dato conto delle problematiche affrontate dalle realtà che propongono tale offerta al territorio, dai teatri storici alle piccole associazioni. Il Comune di Firenze ha adottato diverse strategie per contenere i danni. Ecco un ordinato riassunto delle puntate precedenti.
Intanto i contributi triennali previsti dal bando Estate Fiorentina: a ottobre l’assessore Sacchi ha garantito 680 mila euro ai 67 soggetti vincitori, con una decurtazione del 15% per il 2020, allontanando lo spettro dell’annullamento totale dei contributi e affiancandosi al milione e mezzo stanziato da CR Firenze. A metà ottobre è poi uscita la gradita notizia di un bando per proporre eventi di una rassegna, l’Inverno Fiorentino, da tenersi nei mesi di novembre e dicembre. La call era affidata all’associazione Mus.e ed esprimeva un favore verso eventi che prevedessero una fruizione anche online.
Tutto questo è ovviamente saltato a seguito del DPCM del 24 ottobre e, alla presentazione della mancata stagione del Teatro della Pergola, Sacchi ha dichiarato che i fondi sarebbero stati confermati per aiutare associazioni, teatri e sale di cinema in sofferenza: 200 mila euro per quegli eventi e spettacoli che potessero essere realizzati in forma digitale o che non prevedessero una fruizione di massa; gli altri 100 mila euro come forma di sussidio ai teatri.
La delibera dell’Inverno Fiorentino approvata a inizio novembre “sposta il baricentro della produzione sul digitale: associazioni, enti e realtà culturali potranno così organizzare eventi e iniziative fruibili online. Siamo la prima città in Italia a compiere un’operazione del genere”.
Lo stanziamento totale è di 150 mila euro destinati a soggetti no profit che hanno maturato esperienze nel territorio e che si contraddistinguono per qualità artistica e originalità. Potrà essere riconosciuto un contributo di 1.500 euro per ogni evento digitale proposto, fino ad un massimo di 5 mila euro in caso di più eventi. Confermati anche gli altri aiuti per “i soggetti senza scopo di lucro che gestiscono sale teatrali e di spettacolo fiorentine attualmente chiuse al pubblico che necessitano con urgenza di un sostegno economico per far fronte alle spese”, per un massimo di 15 mila euro ciascuno, sulla base delle spese documentate nel 2020. La selezione sarà effettuata tra i soggetti che hanno presentato correttamente domanda entro i termini (29 novembre). Per gli assegnatari del contributo Palazzo Vecchio prevede inoltre la concessione gratuita di immobili e l’esenzione del canone di noleggio di beni di proprietà del Comune.