Il 29 gennaio, presso la sala Macconi di Palazzo Vecchio, l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi ha presentato il piano per l’Estate Fiorentina 2020. Noi abbiamo partecipato all’evento e vi raccontiamo qui le novità della nuova stagione, che anche quest’anno durerà 6 mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre.
Le risorse in campo e l’attenzione alle periferie
La principale delle novità presentate è un sostanziale aumento delle risorse, passando da un milione e 75 mila euro dello scorso anno, ad 1.135.000 euro per l’edizione 2020.
È con particolare attenzione che viene trattato il tema della cavea del Maggio Musicale Fiorentino e delle periferie. “Nei bandi maggiore premialità a chi organizza eventi nelle periferie”. – sottolinea l’assessore Sacchi – “Presentiamo anche quest’anno l’Estate con largo anticipo un progetto ormai maturo che da qualche anno si configura come un grande incentivo alle varie realtà culturali cittadine. Nel 2020 vogliamo investire in particolare nella cavea, straordinario spazio all’aperto che sarà animato da concerti e altri eventi e che fa parte di un rilancio culturale complessivo del grande parco delle Cascine. Vogliamo inoltre dedicare in maniera ancora più convinta l’Estate alle zone meno centrali di Firenze e per questo nel bando ci saranno 15 punti in più, il massimo possibile, per chi presenta un progetto per le periferie, nella convinzione che la cultura e gli eventi sono il miglior antidoto alla mancanza di cura e decoro”.
I festival di respiro nazionale e internazionale
Un milione di euro suddivisi in due avvisi pubblici di 500 mila euro l’uno a sostegno dei bandi indetti per l’iniziativa.
Il primo, chiusosi nei giorni scorsi, è dedicato a festival e rassegne di respiro sia nazionale che internazionale, di elevata qualità artistica e culturale, proposti e promossi da soggetti con una comprovata esperienza di almeno tre anni, che abbiano competenze dimostrabili nell’organizzazione di almeno una manifestazione similare nel triennio precedente. Gli stessi dovranno inoltre dimostrare la capacità di far confluire ed organizzare la cooperazione di più operatori culturali, dimostrando inoltre di disporre di una pianificazione triennale (2020-2022).
Sono 15 i festival e le rassegne per i quali è stato previsto un contributo economico totale pari a 500 mila euro.
L’offerta al pubblico fiorentino conterrà: un festival di musica jazz, una rassegna di arti performative nei luoghi meno conosciuti della città, una rassegna cinematografica nel piazzale degli Uffizi, concerti e spettacoli in piazza Santa Croce, una rassegna di eventi artistici nelle terrazze cittadine, festival di musica in Santissima Annunziata, festival di danza in Santa Maria Novella, concerti serali sui sagrati. Ancora festival di letteratura, festival di sonorità di altri continenti, festival di musica elettronica, festival sulle sperimentazioni e realtà giovanili, festival di musica folk, festiva dedicato agli strumenti a fiato e festival di circo contemporaneo.
Eventi e progetti diffusi nei quartieri
Il 27 febbraio terminerà il secondo bando dell’Estate Fiorentina, in merito al quale può avvenire una variazione annuale dei criteri di selezione. Per ciò che riguarda gli eventi ed i progetti diffusi nella città, anche in questo secondo caso la cifra stanziata per il bando ammonta a mezzo milione di euro.
Criterio imprescindibile e distintivo nelle selezioni sarà la garanzia di originalità multidisciplinare della kermesse fiorentina nella valorizzazione e nel rilancio dei luoghi periferici e meno frequentati della città.
Fortezza da Basso, Piazzetta dei Tre Re, Giardino Niccolò Galli, complesso della Limonaia di Villa Strozzi, area Parterre, Giardino dell’Orticoltura, Parco dell’Anconella, Piazzale Michelangelo, Giardino di Via Salvi Cristiani – Via Novelli, Piazza Tasso, Piazza delle Murate, Ponte San Niccolò, Lungarno Pecori Giraldi, Lungarno del Tempio. Queste le location estive previste dal bando, assegnate a soggetti terzi e già allestite.
Luoghi specifici sono già stati individuati nei diversi quartieri della città.
Piazza del Carmine, Piazza Dallapiccola, Piazza Puccini, Piazza Bonsanti e Giardino di Porta Romana sono i luoghi selezionati nel Quartiere 1 per ospitare gli eventi dell’Estate Fiorentina 2020. Il Giardino di Villa Arrivabene, Piazza Alberti, Piazza delle Cure, piazzetta Bongo di via Rocca Tedalda, area verde del Parco Pettini Burresi, Piazza Savonarola, area verde di via Visconti Venosta, sono i luoghi che accoglieranno il festival nel Quartiere 2.
Per il Quartiere 3: Piazza Bartali, Anfiteatro Ponte a Ema, Giardini di San Gaggio alle Due Strade, Giardino del Centro diurno Linar, Piazza Istria a Sorgane, Centro incontri di via di Ripoli, “Albereta 2000”.
Parco di Villa Vogel, Giardino di BiblioteCanova, Piazza Pier Vettori, Piazza della Crezia ad Ugnano, Giardino del Bindolo a Ponte a Greve (via Neri de Bicci-via Attavante), Giardino Montagnola (via Montorsoli), l’area aperta dell’ex Gasometro di via dell’Anconella; giardino di Pontignale (tra via del Pantano e via Stilicone) gli spot che faranno da sfondo alle attività dell’Estate Fiorentina nel Quartiere 4.
Villa Pallini, Piazza 1° Maggio, Piazza Garibaldi, Giardino della Bizzarria, Piazza Morandi, Piazza Dalmazia, Piazza Giorgini, area di via Maddalena, Piazza Ugo di Toscana, Anfiteatro di via Nave di Brozzi, Anfiteatro del Giardino del Lippi, Giardino di via Allori, Piazza delle Medaglie d’Oro e via Magellano sono le aree selezionate per il Quartiere 5.
Due luoghi da riscoprire
Particolare rilevanza, come dichiarato dall’assessore Sacchi, viene rivolta al Parco dell’Argingrosso, in relazione al quale è stato aperto un apposito bando (con scadenza il 18 febbraio 2020), con finalità di gestione e rilancio di questa porzione periferica della città.
Fra i punti di maggior interesse toccati nella conferenza stampa di mercoledì 29 febbraio, quello relativo al progetto di valorizzazione della cavea del Maggio, per la quale verranno proposti eventi specifici fra luglio e agosto 2020.
Il progetto, per il quale sono stati stanziati 135 mila euro, è stato presentato da MUS.E, sotto la guida di Benedetto Ferrara in qualità di direttore artistico.