Sul marciapiede di fronte è spuntato un cespuglio di erbacce. L’evento stupefacente ha avuto luogo in estate: prima c’erano l’asfalto e i lucchetti spaccati con le tronchesi, poi si è materializzato il verde pubblico; tuttavia non è questo il punto. Il punto, ovvero l’evento realmente sovrannaturale, consiste non tanto nel fatto che il cespuglio prima non c’era e poi sì, il miracolo della nascita ecc ecc, ma che da quando esiste è tutto molto più bello ed è comese, in sostanza, dovesse proprio stare lì.Secondo l’amministratore di condominio il cespuglio va estirpato, perché non va bene arrivare di nascosto quando le persone non sono attente. Dice che le erbacce possono essere velenose, e se ci passi vicino ti attaccano le malattie. Non credo però che al corso della regione fornissero fondamenti di scienze naturali.

Vorrei dunque proporre all’assessore competente di presenziare alle nostre riunioni ogni secondo giovedì del mese. Sono certa che sosterrebbe che con la storia della Siberia le piante oramai sono diventate tipo i panda, che prima tutti seeeee figurati se si estinguono! e adesso c’è chi paga per cambiargli la sabbietta. Strapperebbe le cesoie al geom. Chiarugi ed erigerebbe intorno al cespuglio un recintino di sassi dipinti. A quel punto emanerebbe un’ordinanza a effetto immediato, secondo cui la flora abusiva sarebbe più sacra di una reliquia. In mezzo alle strade sorgerebbero i Baobab, e gli autobus diligenti ci girerebbero intorno; poi gli alberi e i cespugli farebbero la frutta, e nessuno dovrebbe più acquistarla al supermercato.

Il kapital collassa ed ecco il lieto fine, che il lettore attento ha annusato fin dalla prima riga.

 

Le erbacce