Incontriamo Leonardo Giacomelli, con un curriculum e una lista di concerti organizzati che non basterebbe un Lungarno intero. Il cuore pulsante della scena musicale fiorentina (e non solo), con una vita passata dietro le quinte del rock, come promotore ed organizzatore: socio delle agenzie di eventi Le Nozze di Figaro e Reality Bites, testa del Firenze Rocks che da qualche anno incendia il Visarno e tra i fondatori dell’etichetta discografica Black Candy, ci parla del suo insolito lato foodie.
Raccontaci un piatto che incarna la tua idea di rock.
Grazie al tour con Galeffi la mia idea di piatto rock si rispecchia nei Maccheroni alla Gricia, sono da provare quelli de l’Hostaria dei Ghiottoni, Roma (ndr quando si dice un po’ fuori porta).
Cosa si mangia nei camerini dopo aver chiuso una serata?
“Purtroppo, come si vede dalla stazza, non mi formalizzo troppo nell’opera di ripulitura dei camerini, coadiuvato dalle classiche botte di fame nervosa”.
Che rapporto c’è tra fame e stress da evento?
“Come dicevo, c’è un legame stretto tra appetito e stress. La fame nervosa è una costante che accompagna l’organizzazione di un evento, il tempo che si dedica al cibo è quel momento che ti fa rallentare e staccare la testa”.
Quali sono le richieste alimentari più strane ricevute dalle rockstar?
“Ho ricevuto le richieste più svariate, negli ultimi anni sono apparse le più strane intolleranze mai viste. Direi che è da segnalare il rider iper-salutista dei Sigur Rós, il quale a fine nottata ci ha chiesto una sosta obbligata per una piadina”.
Qualche stella del rock ha mai cucinato per te?
“L’unica stella dello star system che ha cucinato per me è Mammarella Sas, la mamma di Dario brunori – a.k.a. Brunori Sas (ndr che il grande pubblico conosce grazie al programma televisivo Brunori Sa): lei è un’autentica artista da 20 portate calabresi messe su in 15 minuti”.