di Asia Neri
È tornata la seconda edizione di Cib’aria
Cib’aria è una rassegna culinaria dedicata alle cucine di tutto il mondo: la prima edizione si è tenuta nei mesi di gennaio e febbraio 2022, ospitando le pietanze di Marocco, India, Senegal, Albania e Iran. Da martedì 1º marzo, è tornata la seconda edizione con un nuovo viaggio olfattivo e gustativo che sarà ospitato nuovamente negli spazi dell’Ostello Tasso, ambiente intimo, accogliente e attivo culturalmente che favorisce l’atmosfera di mutuo scambio.
Cib’aria nasce proprio come ritrovata occasione di condivisione: dopo due anni di emergenza sanitaria, il senso di insicurezza generalizzata ha fiaccato lo spirito di curiosità, il desiderio di viaggiare e di avventurarsi nelle aree più esotiche e remote del mondo. Per di più, le recenti tensioni geopolitiche hanno alimentato sentimenti di diffidenza, paura e incertezza, ostacolando la pianificazione di gite turistiche e lunghi viaggi.
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La cucina: un’esperienza immersiva
Ma tutto questo cosa c’entra con la cucina? La tradizione culinaria si configura come uno dei più profondi luoghi di contatto tra culture diverse: la convivialità della circostanza, il coinvolgimento immersivo dei sensi e la specifica ritualità di ogni ricettario si rendono capaci di ampliare il grado di ricettività di ogni partecipante, amplificandone l’esperienza.
Per questo motivo, le serate organizzate da Cib’aria prevedono un viaggio a tappe. La prima, di tipo formativo, prevede una breve lezione di cucina condotta dallo chef ospitato; la seconda si struttura sul momento di degustazione con la cena vera e propria; la terza raccoglie altri usi e costumi del Paese protagonista, introducendo i partecipanti alla musica, alla poesia e alle altre suggestioni caratteristiche.
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Prossime date
Il prossimo appuntamento è previsto per martedì 15 marzo, dalle ore 18:30 alle 22:30, con lo Chef German Briz per approfondire la cultura culinaria messicana nell’autenticità delle sue pietanze. Giovedì 17 marzo invece, un nuovo incontro dedicato alla contaminazione con una cena palestino-libanese a quattro mani: Chef Shady e Chem Emad proporranno un gioco a squadre per avventurarsi tra le note gustative della cucina mediorientale. La scoperta di nuovi sapori sarà accompagnata dalla selezione musicale di Coqò djette, creando un’inedita combinazione che unisca musica e cucina fusion.
L’ultimo incontro si terrà lunedì 21 marzo con il corso di cucina thailandese insieme alla Chef Panjaree Boonchuay, eletta migliore chef thailandese d’Italia nel 2020.
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Un progetto indispensabile per Firenze
Grazie al passaparola tra diverse associazioni locali – come Palazzuolo Strada Aperta, Anelli Mancanti e Amir Project -, il format pensato da Elena Pontil si è radicato sul territorio ed è stato accolto con grande interesse. In una città come Firenze è indispensabile assecondare un processo di maggiore integrazione tra le diverse culture che, a differenza del turismo ‘usa e getta’, abitano stabilmente il tessuto urbano. L’eredità storica, culturale e sociale fiorentina può trovare ampio margine di valorizzazione proprio in virtù della feconda contaminazione tra le diverse comunità e le rispettive tradizioni che stanno già plasmando il territorio.
Per info e prenotazioni: [email protected]
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/639385507329432/