Quella della cassettina di Lungarno è una tradizione che non ci piace abbandonare. Un po’ come quel vestitino che teniamo nell’armadio da anni e che sfugge alle furie di pulizia e minimalismo alla Marie Kondo che a ogni cambio di stagione ci attacca, per poi sparire con puntualità all’arrivo dei saldi.
E così, poco meno di un mese fa, quando il meteo ha deciso di essere clemente e di risparmiarci da un giugno novembrino, sono arrivate le prime richieste dalla redazione, il cui succo era: “Ma la compilation dell’estate si fa anche quest’anno, vero?”
La compilation si fa, certo che sì.
L’amore per le compilation, specie per chi come me appartiene alla microgenerazione degli Xennials, è qualcosa che ci riporta indietro alla cultura del walkman, della cassettina registrata dalla radio aspettando pazientemente l’arrivo della nostra canzone… e dove quasi sempre la fine era mozzata per tagliare la voce del dj.
C’era qualcosa di magico nel crearla. C’era da farci entrare, in 60 o 90 minuti, le canzoni preferite del momento, magari sovrascrivendole più volte nell’indecisione e poi, una volta registrata, scegliere penne o colori per i titoli e, per i più creativi, farci dei disegni di contorno. E finalmente ascoltarla. Innumerevoli volte, fino allo sfinimento.
La cassettina homemade racconta di noi, di quello che siamo nel momento in cui la componiamo, in barba alle regole di affinità stilistiche o di qualità del suono. È quell’atto di cura e attenzione che ci si dedica (o si dedica a coloro a cui la regaliamo) che oggi forse un po’ manca.
E così, dopo questa parentesi nostalgia (dovuta sempre alla sovracitata età da Xennial che avanza inesorabile) ecco la compilation composta da tutti i brani selezionati da noi della redazione, un brano a testa. Non è proprio una cassettina, ma dura esattamente 90 minuti.
E dentro, come sempre, ci siamo tutti noi.
LA LUNGA ESTATE 2019
The Trip – Still Corners (scelta da Bianca Ingino)
Home to you – Cate Le Bon (scelta da Gabriele Giustini)
Juice – Lizzo (scelta da Valentina Messina)
Granata – Coma Cose (scelta da Marco Pistoia)
Feels Like We Only Go Backwards – Tame Impala (scelta da Francesca Corpaci)
Vabbè – Franco126 (scelta da Marta Staulo)
Me so’ ‘mbriacato – Mannarino (scelta da Arianna Giullori)
Pure morning – Placebo (scelta da Martina Vincenzoni)
Living Dafur – Mattafix (scelta da Elena Janniello)
Happy Hour – The Housemartins (scelta da Riccardo Morandi)
Sunset Lover – Petit Biscuit (scelta da Caterina Liverani)
La Luna e la Gatta – Takagi & Ketra · Tommaso Paradiso · Jovanotti · Calcutta (scelta da Alba Parrini)
Magician’s Success – Vanishing Twin (scelta da Leonardo Cianfanelli)
Pensare Male – The Kolors feat Elodie (scelta da Michele Baldini)
You Speak My Language – Morphine (scelta da Giada Divulsi)
Strong Enough – Cher (scelta da Luca Starita)
Fotografia – Carl Brave ft. Francesca Michielin e Fabri Fibra (scelta da Samuele Formiconi)
Lone Gone Day – Mad Season (scelta da Selene Mattei)
Squalo e Ceres – Frenetik&Orang3 feat. Noyze Narcos (scelta da Matilde Sereni)
La Ditta di Acqua Minerale – Massimo Volume (scelta da Francesca Poli)
Cratere – Frah Quintale (scelta da Erika Gherardotti)
Frankenstein – Editors (scelta da Simona Ferrari)
In The Waiting Line – Zero7 (scelta da Marta Pancini)
Fingerbib (arr. J. Newman) – Alarm Will Sound (scelta da Tommaso Ciuffoletti)