Todo Modo è una libreria indipendente (e tante altre cose) in via de’ Fossi, dove quando entri ti chiedono “Come stai?”. Abbiamo chiesto ai titolari Pietro e Maddalena di portarci come Hansel e Gretel nei boschi della Lunigiana sulle tracce dei testaroli, in fuga da una Firenze che sa di zuppa inglese, sognando librerie vista mare. 

I testaroli sono una ricetta che è parte della storia di una terra a voi molto cara (ndr la Lunigiana), su quale piatto credete andrebbe scritto un romanzo?
“Sicuramente andrebbe scritto un racconto in cui si cucina nel bosco, la cucina di improvvisazione ed emergenza. Il testarolo lo portavano nel bosco e lo condivano con quello che trovavano, magari un fungaiolo investigatore che non trova solo funghi”.

Qual è l’odore che vi ricorda quella terra?
“L’odore è quello delle tante erbe dei prati che qui si usano per cucinare.  L’erbazzone ad esempio, che è una torta salata di cui ogni famiglia custodisce una diversa versione, è fatta di tantissime piante eduli che si raccolgono camminando. La migliore mai assaggiata è quella della signora Mirella, fungaiola eccezionale, che abita a Fosdinovo, piccolo borgo della Lunigiana”.

Ci hanno sempre detto che non si legge mentre si mangia. Da proprietari di una libreria con cucina, che abbinamento gastro-letterario consigliereste per pranzo e quale altro per cena?
“Noi sapevamo ‘chi canta a tavola e fischia a letto…’ quindi leggere va bene! Per pranzo abbineremmo un Vermentino dei Colli di Luni con acciughine marinate e ovviamente testarolo a seguire, leggendo Paolo Bertolani. A cena una bottiglia di Sciornaia e i pici col ragù. Si leggono le fiabe della Maremma ma anche di tutta l’Italia. Ovvio, la raccolta di Calvino”.

Da attenti osservatori della città, sapreste dirci che sapore ha oggi Firenze?
“Firenze ha un momento di caos pre-elettorale, forse è una zuppa inglese”.

Via dalla Lunigiana e via da Firenze, in che parte del mondo rifondereste domani Todo Modo?
“Ci piacerebbe molto essere al mare, ci piacerebbe un Todo Modo a Honolulu, uno a Livorno e uno a Otranto”.

[Todo Modo, via de’ Fossi 15r]

testaroli