Abbiamo fatto tanto ma non ci basta. Ho chiuso il 2018 con questa idea, pensando alla nostra rivista, pensando a Lungarno, a chi ci legge e a tutti coloro che in questi anni hanno collaborato con queste pagine. Abbiamo lavorato sodo, ci siamo impegnati, ma se vogliamo guardare il futuro non possiamo fermarci, dobbiamo avere la lucida convinzione che crescere sia un movimento continuo al passo coi tempi e con nuove necessità. Non credo di essere stato l’unico ad avere questa riflessione.

Firenze si prepara ad un anno di prove e prospettive. Saremo in una città che freme e si consulta, che si rinnova e rilancia idee, sperando che tutto ciò non sia solo una grande ed eterna promessa.

Viaggeremo su una nuova linea di tramvia, apriranno nuovi spazi culturali, si rinnoveranno altri, preserveremo le nostre tradizioni e avremo nuove occasioni per assaporare l’arte e lo spettacolo di una città in cui “non c’è mai niente da fare” ma in cui poi ci si rammarica per non poter partecipare a tutti gli appuntamenti in calendario.

Rimarrà intatta la fiorentinità, questo è certo: quell’essere sempre d’accordo e critici con tutto, quell’istinto originale di essere guelfi e ghibellini in ogni cosa, anche la più assodata.

E sarà certo anche l’Arno, che ci ricorderà sempre da che parte scorre e in quale parte della città siamo.

Diventiamo grandi, invecchiamo, ma l’inizio di un nuovo anno porta inevitabilmente quelle lunghe liste di intenzioni e speranze che facciamo allo scoccare della mezzanotte.

Chi vorrebbe laurearsi, chi viaggiare per il mondo, chi ha deciso di dedicare del tempo al volontariato e chi invece s’iscriverà in palestra (probabilmente per la centesima volta). Abbiamo tutti una lista di desideri e quasi sempre assomiglia a quella dell’anno precedente.

E allora impegniamoci in questo 2019 ad essere coerenti con i nostri obiettivi e le nostre speranze. Impegniamoci affinché buona parte dei nostri desideri trovino la loro realizzazione. A volte non è facile ma se vogliamo cambiare realmente le cose non basta una lista, occorre dedizione e coraggio.

Che sia quindi un nuovo anno coraggioso il 2019, per tutti voi e per Lungarno.

 

Foto Wen-You Cai © Cai Studio