Se non siete mai riusciti a fare un salto al Museo Novecento, le feste natalizie sono il momento giusto per immergervi in un bagno di arte e rifarvi gli occhi davanti alla bellezza. O anche soltanto per spegnere il cellulare per due ore girellando in uno spazio espositivo colorato, contemporaneo e… pieno di nuove mostre!

Apre oggi infatti al Museo la nuova stagione invernale con cinque mostre temporanee nuove di pacca: quattro nuovi capitoli di progetti espositivi già avviati e una novità, la mostra che prende casa nello spazio Room, la nuova sala fresca di inaugurazione al piano terra.

Desidero che questo luogo sia, ogni giorno di più, il tassello mancante nel panorama museale fiorentino – ha spiegato il direttore artistico del Museo, Sergio Risaliti – una vetrina delle splendide collezioni civiche, un “sussidiario” per i bambini e i ragazzi con il quale sensibilizzarsi all’arte, un laboratorio per artisti emergenti e uno spazio riconosciuto nel mondo per le mostre dedicate ai grandi maestri del Novecento”.

E noi di Lungarno, che siamo stati all’anteprima delle esposizioni, siamo pienamente d’accordo con lui, e vi diamo qui 5 buoni motivi per andare al Museo 900 in questi giorni:

  • SCOPRIRE L’OPERA RIVOLUZIONARIA DI UN ARTISTA DEL 900

La prima delle cinque nuove mostre, che aprono al pubblico all’unisono il 20 dicembre, è “Solo. Medardo Rosso”, che finalmente torna a Firenze dopo cento anni dall’ultima grande mostra dedicata all’artista. È lui il protagonista di Solo (dal 20 dicembre 2018 al 28 marzo 2019), progetto monografico che dopo Emilio Vedova e Piero Manzoni vede esposte – al secondo piano del Museo – una selezione di lavori dell’artista torinese, il più grande scultore italiano della Modernità.

  • AMMIRARE PRESEPI D’ARTISTA

Il nuovo spazio al piano terra, la sala Room il cui taglio del nastro avviene simbolicamente a pochi giorni dal Natale, ospita invece I “presepi” di Maria Lai in una mostra intitolata “L’anno zero”. Un omaggio a questa protagonista silenziosa dell’arte contemporanea con i suoi presepi in terracotta, pietre, stoffa e legno, uno dei temi più cari all’artista (fino al 28 marzo).

  • OSSERVARE I BOZZETTI E DISEGNI DI ARTISTI INTERNAZIONALI LEGATI ALLA TOSCANA

Undici gli artisti protagonisti de Il disegno del disegno (dal 20 dicembre 2018 al 28 febbraio 2019) terza tappa del progetto ideato dal direttore del Museo, Sergio Risaliti, e dedicato alla pratica più antica dell’arte. La mostra, curata da Saretto Cincinelli e allestita nelle sale del primo piano, indaga la pratica e il gesto del disegno a partire dal lavoro di undici artisti maturati a ridosso della fine del Novecento e nei primi anni del XXI secolo (Massimo Bartolini, Emanuele Becheri, Chiara Camoni, Antonio Catelani, Giulia Cenci, Daniela De Lorenzo, Carlo Guaita, Paolo Meoni, Margherita Moscardini, Andrea Santarlasci, Massimiliano Turco). “Una compagine di artisti internazionali che condividono una vicinanza biografica e culturale alla nostra bella regione – spiega Risaliti – e hanno ereditato lo spirito di quell’Accademia delle Arti del Disegno fondata dal Vasari”.

  • OMAGGIARE I 100 ANNI DELL’ARCHITETTO LEONARDO RICCI

Torna anche Paradigma. Il tavolo dell’architetto, progetto ideato da Risaliti in collaborazione con Tommaso Sacchi e curato da Laura Andreini dedicato di volta in volta ad un architetto chiamato a raccontarsi al pubblico attraverso immagini, disegni, progetti o modellini allestiti canonicamente su un tavolo di lavoro, nel loggiato coperto che circonda il chiostro, al piano terra. Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, è la volta di Leonardo Ricci, allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica, che sbarca al Museo Novecento nell’anno in cui si celebrano i 100 anni dalla nascita dell’architetto. I suoi lavori, selezionati grazie alla collaborazione di Giovanni Bartolozzi, Claudio Carafa e Clementina Ricci, saranno visibili al pubblico fino al 28 marzo 2019.

  • RICORDARSI IL 1968 GRAZIE A UN GRANDE MURO

Nuova messinscena per The Wall, la grande “mostra verticale” lunga 12 metri che questa volta è un vero e proprio progetto artistico site specific a firma di Matteo Coluccia, giovane artista in residenza artistica alla Manifattura Tabacchi di Firenze. Sergio Risaliti e Luca Scarlini hanno collaborato con l’artista all’ideazione del progetto che vede protagonista il 1968, anno di cambiamenti e rivoluzioni, al ritmo di slogan che risuonano nelle celebrazioni del cinquantesimo anniversario (fino al 28 marzo).

PERIODO MOSTRE:

Il disegno del disegno – 20 dicembre 2018 – 28 febbraio 2019
Solo. Medardo Rosso – 20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019
The Wall. 1968. Deadline – 20 dicembre 2018 – 28 febbraio 2019
Paradigma. Il Tavolo dell’architetto – Leonardo Ricci – 20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019
Room. Maria Lai. L’anno zero – 20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019