Il programma della XXV edizione di Fabbrica Europa, che si terrà dal 4 maggio al 10 giugno 2018 a Firenze, si apre verso una prospettiva sempre più internazionale, con una particolare attenzione rivolta al cambiamento sociale e culturale che si attacca e vive attraverso la nostra storia, una storia che passa attraverso la creatività inquadrata qui come il grado zero dell’essenza palpitante del genere umano.
Fabbrica Europa 2018 ha un calendario ricchissimo di performance artistiche e conta 52 titoli, 96 repliche, 25 giorni di spettacolo, 200 artisti di 20 paesi, 10 produzioni e coproduzioni e 15 tra prime assolute nazionali. In più, il Festival abiterà diversi spazi come le ex Scuderie Granducali delle Cascine, la Stazione Leopolda, il Teatro Goldoni, il Teatro della Pergola e il Teatro Cantiere Florida. Da maggio, Firenze sarà la culla di un festival con una fisionomia chiara, grazie alla molteplicità di linguaggi che partono dall’Estremo Oriente fino all’Europa, e attraverso i Balcani e l’Europa dell’Est, si affacciano su un Mediterraneo aperto, teatro di conflitti e di rinascite.
Un’edizione, quella di quest’anno, ricca di sinergie che nascono e si accrescono senza dogmi imposti, come dice Cristina Giachi, Vicesindaca di Firenze: “Fabbrica Europa è un festival riconosciuto da tutti, che ha la capacità di creare una coralità della scena culturale fiorentina rispetto i campanilismi che gli vengono di solito attribuiti.”
Grazie a Fabbrica Europa, Firenze si apre e diventa fucina di artisti internazionali che riflettono più espressioni culturali in un unico grande evento. Per il Direttore artistico Maurizio Busìa “non ci sono linguaggi contemporanei che deostruiscono, Fabbrica Europa è un organismo che porta ad altri percorsi e stimoli, dove è richiesta la partecipazione attiva del pubblico.”
Fabbrica Europa è un progetto che risponde alle domande dei giovani, come ci ricorda la direttrice artistica Maurizia Settembri parlando di A35, un progetto che riunisce una serie di giovani artisti in cinque giornate dedicate alle ex Scuderie Granducali delle Cascine.
Un altro dei progetti più rappresentativi di questa edizione è un’installazione di Enrico Gabrielli, che ricrea un archivio sonoro di 50 segreterie telefoniche in disuso attivate da un gruppo di otto ragazzi selezionati tra gli studenti di un Liceo Musicale.
Fabbrica Europa è un luogo senza bandiera, una terra di mezzo dove le aspirazioni creative di artisti provenienti da paesi diversi si intrecciano attraverso l’arte, l’unico strumento in grado riprodurre la nostra cultura non per quello che appare, ma per l’essenza che esalta la meraviglia di questo mondo.
di Selene Mattei