È una fortuna che a Firenze si faccia presto a dire “c’è una mostra”.

Ed è una fortuna che sempre più spesso, ce ne sia una speciale, in un posto speciale.

Da qualche tempo infatti tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati di arte e cultura, oltre ai soliti nomi noti, suona quello dell’Auditorium di Santo Stefano al Ponte come luogo in cui si stanno susseguendo interessanti ed originali eventi.

Per citarne alcuni, l’ex chiesa del 1100, sconsacrata dal 1986, ha visto “passare” i capolavori di Van Gogh – seppur in versione multimediale – i corpi di “Bodyworld”, ed è stata teatro di un racconto appassionante dei luoghi, degli avvenimenti, dei grandi personaggi fiorentini e delle loro opere immortali con “Incredible Florence”.

Dal 26 novembre è la volta di Gustav Klimt, uno tra i più significativi artisti della secessione viennese.

Anche chi non conosce il suo nome, la storia ed il suo valore artistico, ne riconosce oggigiorno le opere più diffuse rimandone colpito: chi di noi non è mai incappato in un’opera di Klimt nelle sale di attesa di dentisti, uffici di ogni genere e tipo? Il suo “Bacio” in questi luoghi, fa concorrenza a quello di Robert Doisneau …ma questa, è un’altra storia.

“Klimt Experience” è un’esperienza che consente di immergersi nelle 700 opere selezionate, riprodotte su 11 grandi mega schermi che avvolgono lo spettatore. Il verbo Intrattenere, inteso nel suo senso antico per trattenere presso di sé non è mai stato così calzante. È l’opera immersiva in cui, insieme ai più famosi “Il Bacio”, “L’Albero della Vita” e “Giuditta”, si riconoscono e si scandiscono altre importanti opere: ritratti, dettagli, immagini che consentono anche di  percorrere l’itinerario formativo e stilistico dell’artista, incontrare il suo “periodo aureo”, conoscere i volti eterei dell’universo femminile che Klimt adorava rappresentare e visitare la Vienna di inizio ‘900 grazie alle ricostruzioni 3D.

La mostra curata da Sergio Risaliti è ideata e prodotta da Crossmedia Group con la regia dello studio The Fake Factory. La tecnologia è quella del sistema Matrix X-Dimension, progettato in esclusiva per questa installazione. All’ingresso è offerta anche la possibilità di provare la tecnologia di realtà virtuale Oculus Samsung Gear VR con cui è possibile un’immersione tridimensionale nelle opere.

A rendere ancor più emozionante e travolgente l’esperienza c’è una colonna sonora che travolge e rinfranca lo spirito: Beethoven con la sua Sinfonia n.5, Strauss, Mozart con la Sinfonia n.40 e la Serenata in Sol maggiore sono solo alcuni degli accompagnamenti che lo spettatore riconosce e fonde alla realtà virtuale in cui si trova immerso.

Date uno sguardo alla gallery della nostra experience. Buona visione e…buona visita!

 

Dal 26 novembre 2016 al 2 aprile 2017
Tutti i giorni dalle ore 10.00 dalle ore 18.30

Auditorium di Santo Stefano al Ponte
Piazza di Santo Stefano 5, a 50 metri dal Ponte Vecchio
Ingresso da Via Por Santa Maria

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