Primavera, tempo di mini fughe e di weekend fuori porta, magari non troppo lontani, per staccare dalle fatiche invernali in attesa che arrivino le vacanze estive. E allora che fare se il nostro problema è conciliare la voglia di viaggiare con la spendig review dei nostri budget di turisti zaino in spalla?

Il nuovo trend degli ultimi mesi a Firenze, in Italia e in Europa è il social travelling. Se vi state chiedendo di cosa si tratta, dovete innanzi tutto munirvi di qualche app: Flixbus, Megabus, Blablacar e Uber.

Eh sì, perché nel momento in cui tutto va più veloce, in cui forse si è perso il contatto fisico con la realtà, ecco che approdano nella nostra città questi nuovi/vecchi modi di spostarsi. L’arrivo delle più grandi compagnie di bus turistici d’Europa è una vera e propria rivoluzione per i viaggi on the road. Questi enormi autobus di lusso a due piani collegano, infatti, Firenze con le più importanti città del nord Europa a prezzi bassissimi. È possibile viaggiare fino a Monaco, a Friburgo, a Marsiglia (solo per citare alcune destinazioni) con prezzi che vanno da 9 a 35 €. Sì ma come si viaggia? Il plus di questi nuovi mezzi di trasporto è la comodità: wifi a bordo con portale che propone un’enorme programma di intrattenimento (film, serie tv, riviste) tutto gratuito, bagni così tecnologici che sembrano quelli di una navicella spaziale, molto spazio per le gambe e, soprattutto, un servizio impeccabile di attenzione al cliente che ti avvisa per tempo, via sms, di eventuali ritardi o deviazioni.

Ma social travelling è anche chiedere e dare passaggi a perfetti sconosciuti: così infatti funzionano Bla bla car e Uber. Si tratta di veri e propri social network in cui i passeggeri e i guidatori condividono informazioni relative alla guida (Che macchina hai? Sei un guidatore esperto? Quanto parli? Fumi?) per offrire e ottenere passaggi in giro per l’Italia. Basta cercare il percorso che ci interessa e la app ci connette in automatico con le persone che potrebbero interessarci. A quel punto si può mandare una richiesta diretta o parlarsi al telefono per concordare orario di partenza e prezzo.

Noi di Lungarno abbiamo provato per voi queste nuove frontiere del viaggio e possiamo dirvi che social travelling non è soltanto un modo di dire: il viaggiatore che si affida a queste app ha voglia di condividere, di conoscere, insomma di riscoprire anche l’aspetto divertente di fare quattro chiacchere con la persona che il destino ti mette di fronte. E se siete single, chi lo sa? Magari troverete anche l’amore. Galeotto fu il social travelling.