Gli ormoni devono ballare. C’è bisogno di ritmo: perché è primavera, perché ci piace alzare il volume, urlare una canzone fermi al semaforo, sfidare il polline e il sole, la strada e la notte, la paura con il sorriso e via così, verso nuove avventure. Benvenuta primavera, io nel frattempo apro il finestrone dello studio uno di Controradio e penso già all’estate che verrà. Altra roba la vita senza il maglione addosso e senza tutta quella roba che non sai mai dove mettere. Mi serve un disco. Sì, ce l’ho. Anzi, celo: come quando scambiavo le figurine dei calciatori a ricreazione.

Ben Harper con i suoi vecchi amici, i criminali innocenti. Ben è una certezza, anche se la voglia di suonare ogni tanto lo porta non si sa bene dove e con chi. Ma frugando tra i solchi di questo “Call it what it is” è facile farsi trascinare sulle onde di quella densa leggerezza che vive nell’amore per il blues di strada, quello imbevuto di folk e magari di reggae. Ben dal vivo vale sempre qualcosa in più di un suo disco. Ma intanto spalanchiamo le finestre e alziamo il volume: benvenuta primavera.

 

di The Nightly