di Alba Parrini
Diciamocelo sinceramente: chi di noi non è mai caduto almeno una volta in quel binomio divertentissimo e peccaminoso “parrucchiere – gossip”?
Ci mettiamo a sedere sulla poltrona, apriamo una rivista, le mani di un esperto iniziano a massaggiarci il cuoio capelluto e inesorabilmente iniziamo a fare un taglia e cuci degno di Novella 2000, senza curarci minimamente se le storie sentite e raccontate dentro un salone di hair styiling siano vere, false o semplicemente esagerazioni della realtà.
C’è chi ha pensato di sfruttare questo piccolo vizietto da ciarla popolare per scopi benefici. Gli hair stylist di Hairforce hanno infatti dato vita al primo esperimento tricoeditoriale, per dirla con le loro parole, con il libro Un diavolo per capello, prodotto per raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Tommasino Bacciotti.
Circa un anno e mezzo fa i due saloni di Hairforce hanno invitato la propria clientela a produrre dei brevi racconti di 1000 battute riguardanti i capelli, che rimandassero in qualche modo a quel momento così intimo e familiare del taglio della chioma.
Il libro, la cui redazione è stata curata da Osvaldo Sabato, giornalista dell’Unità e conduttore radiofonico, contiene 70 storie interamente scritte dai clienti e dagli amici di Hairforce, che si sono cimentati in questa avventura mossi dalla volontà di sostenere le attività della fondazione Bacciotti.
Il 3 dicembre, alle ore 18, nella sala conferenze del Mercato Centrale di Firenze sarà possibile acquistare le primissime copie durante la serata di presentazione, aperta al pubblico e moderata dal curatore del libro. All’incontro presenzieranno, tra gli altri, Sergio Staino (che ha donato la copertina del volume), il pittore Giovanni Ragusa, i giornalisti Tommaso Ciuffoletti e Riccardo Monni.