Flo concept store (sul Lungarno Corsini) è una cooperativa sociale di tipo B che dà lavoro a persone svantaggiate e nel contempo cerca di offire a chi frequenta il negozio, una serie di prodotti speciali, selezionati tra piccole e piccolissime produzioni artigiane di alta qualità e accessori di altre cooperative sociali.
Una storia tutta al femminile molto coraggiosa e interessante che è già abbastanza curiosa di per sé, e che ogni anno realizza una speciale installazione di Natale affidando il compito di realizzare l’albero ad un artista.
Non un Natale in grande, un Grande Natale
Flo concept store festeggia il Natale 2014 con una doppia sorpresa: da una parte un’installazione site specific che farà bella mostra di sé nel concept store del Lungarno Corsini per tutta la durata delle feste, dall’altra un progetto collaterale, una fiaba scritta e illustrata appositamente per Flo, la cui origine viaggia di pari passo con l’istallazione presente in negozio.
Nel concept store: come si fa un Grande albero?
Come si fa un Grande albero? Si trova un abete gigante e si riempie di palline? Non proprio. Il Grande albero di Flo concept store è davvero grande, tanto che in negozio ce ne sta solo un pezzetto, una parte del tronco per l’esattezza, con la base presumibilmente nel seminterrato e il resto che svetta (ma solo idealmente) attraversando l’intero palazzo, per poi sbucare sul tetto. Un Natale da “lillipuziani”, dunque? No, un Natale di speranza, un Natale dal cuore grande. Il cui cuore pulsante è rappresentato proprio da quell’albero enorme, ideato e progettato da un gruppo di artisti chiamati dal team tutto al femminile di Flo concept store per reinterpretare in maniera originale il 25 dicembre. Quest’anno è toccato ai giovanissimi scenografi teatrali Tutta scena, che hanno dato vita a questa creazione speciale.
Side-project: La fiaba
Ma l’albero del Lungarno Corsini è solo un pezzo della storia che Flo ha deciso di raccontare in occasione delle feste. Il resto è contenuto ne Il Grande albero, una fiaba, scritta per l’occasione da Francesco Renzoni e illustrata da Margherita Citran, che insieme hanno rivisto e corretto le festività natalizie racchiudendone lo spirito in un piccolo libro tenero e divertente (acquistabile in negozio), che accompagnerà i giovani lettori e i frequentatori di Flo concept store durante il periodo natalizio. Una storia da leggere insieme ai più piccini, una storia che può essere sfogliata anche dagli adulti, per strappare un sorriso e riflettere sul valore intrinseco del Natale e dello stare insieme. “Abbiamo pensato di dar vita ad una favola che rispecchiasse i canoni della tradizione – spiega il team di Flo concept store – ma allo stesso tempo abbiamo pensato che dovesse contenere una sorta di messaggio, un insegnamento universale, adatto ai piccini ma anche ai grandi”. Il Grande albero è la storia di Michele, un bambino di 8 anni che scopre l’essenza del Natale grazie all’incontro con dei curiosi personaggi, in cui si imbatte seguendo una formica che si inerpica lungo il tronco di un grande abete, fatto a piani. Una sorta di Rovaniemi in salsa fiorentina, dove la casa di Babbo Natale diventa l’abete maxi e i suoi assistenti, le curiose presenze con cui Michele si interfaccia via via. E come succede con le classiche fiabe sonore (reinterpretate in chiave contemporanea), anche Il Grande albero può essere ascoltato. Come? Grazie ad un QR code, un codice impresso sul retro del volume, che – se scannerizzato con uno smartphone o un tablet – rimanda al sito di Flo concept store, dove è disponibile gratuitamente l’audio della storia, interpretata dallo stesso autore, Francesco Renzoni.
I creativi del 2014
Francesco Renzoni
Il fiorentino Francesco Renzoni, nizia la sua esperienza di teatro nel 1994 con la compagnia amatoriale Il Teatrangolo rivestendo da subito ruoli da protagonista. Nel 2001 diventa membro della Lega Improvvisazione Firenze con la quale mette in scena Match di improvvisazione teatrale ed Improzac – comicità in pillole in tutta Italia. Più di recente, collabora con Alberto Ceville e Gregory Eve nello spettacolo Improvisti, con la compagnia Contaminazioni Teatrali in Jam Theatre, e fonda nel 2013 il gruppo di improvvisazione Qi6. Dal 2006 accompagna, come musicista, l’attore e scrittore Mauro Monni nelle oltre 120 repliche di Feltrinelli – una storia contro, monologo andato in scena nelle principali città d’Italia e rappresentato nel 2011 (unica compagnia italiana) al 14° Festival de Teatro de la Habana a Cuba. Nel 2013 si unisce alla compagnia Quinte Instabili e debutta con Trappola per topi di Agatha Christie, a cui fa seguito L’importanza di chiamarsi Earnest, in cui si cimenta nel doppio ruolo di regista e attore. È uno dei pochi italiani selezionati dall’associazione FESTA (Florence English Speaking Theatre Artists) per le loro rappresentazioni in lingua originale (Macbeth, 2009, Dracula, 2010, Romeo and Juliet, 2012).
Margherita Citran
Padovana di nascita ma toscana d’adozione, Margherita – classe 1986 – ha in tasca un diploma in scenografia dell’Accademia di Belle arti di Firenze. Fin da giovanissima partecipa a progetti che fanno dialogare cinema, teatro e illustrazione. Per il grande schermo ha collaborato come assistente arredatrice e scenografa a La sedia della felicità, per la regia di Carlo Mazzacurati, come attrezzista di scena e assistente scenografa al teaser Una nobile causa, con Giancarlo Giannini e come assistente scenografa nei lungometraggi di Andrea Segre Io sono lì e La prima neve. In teatro, oltre a realizzare le scenografie per spettacoli di varie compagnie toscane, ha tenuto laboratori per ragazzi, oltre a cimentarsi nei panni di attrice e cantante. Margherita ha esperienza anche nel campo dell’illustrazione: ha realizzato, tra le altre cose, i manifesti del documentario Viaggio nel bullismo di Roberto Citran e Gianni Ferraretto, presentato al Festival del cinema di Roma 2011, e de La bellezza ritrovata, per il festival di musica e teatro di strada Ritorno a Gallo Matese, per il quale riceve il premio Manifesti d’Artista.