Sono molto onorato di averti qui, un personaggio della tua fama che ha accettato una mia intervista! “Sì, sì passiamo al dunque.”
Ok giusto non perdiamo tempo. Insomma ti sono piaciuti i tuoi personaggi in questa nuova versione? Pensi che il pubblico dopo tanto tempo saprà rinunciare alla trama a cui era abituato per abituarsi a questa nuova? “Andiamo per gradi. Intanto vorrei proprio conoscere Fausto Cellerini e Giacomo Gosti che hanno avuto questa entusiasmante idea…”
Bè si in effetti un cambio di prospettiva veramente notevole! “Macché notevole e notevole! mi piacerebbe piuttosto sapere come hanno avuto accesso a queste notizie riservatissime, come sono arrivati a conoscere la verità dei fatti!”
Scusa in che senso la verità? “Come in che senso! non sto mica parlando Persiano…la verità è la verità, il reale, l’oggettivo come diceva Pitagora!”
Quindi vuoi dire che i fatti sono andati veramente come vengono descritti nello spettacolo? “E’ ovvio ed è proprio questo che mi fa rabbia…io sono stato costretto a pubblicare una versione rivista e corretta che non offendesse il prestigio e l’onore di personaggi che al tempo dei fatti erano sulla bocca di tutti. Arrivano questi due e rivelano senza pudore quello che davvero è successo e che io ho avuto la fortuna di vedere personalmente…vedere…si per dire!”
Questa è una notizia sensazionale, non riesco a crederci. Quindi non fu per amore e per il desiderio di lavare l’onta che le possenti flotte si mossero! “Macchè amore e amore avresti dovuto conoscerla lei! Certo sulla bellezza non si poteva discutere (così mi hanno detto), ma per il resto, solo il mantenerla costava come una finanziaria, ori, gioielli, vestiti, 64 vasche di sali da bagno al mese!”
Oh quanto si lavava! “Il povero marito era ormai allo stremo, le casse dello stato si stavano esaurendo, per fortuna le sue angustie furono risolte dall’arrivo del giovane straniero.”
Ecco un altro personaggio entrato nel mito, tu che l’hai conosciuto ci puoi parlare un po’ di lui? “Un vizioso, un viziato, adorno di raffinate vesti, lucente dell’oro del barbarico lusso, disdegnava la guerra ma era imbattibile nella pugna amorosa…ma questo ai tempi mica potevo dirlo!”
Quindi il marito non fece niente per ostacolare la fuga dei due giovani amanti! “Esatto! Avresti dovuto vedere la festa una volta partiti!”
Immagino che il padre del giovane sarà stato felice di vedere arrivare in casa propria una bellezza del genere! “Felicissimo, non la lasciava sola un attimo, pensa che mandava via le ancelle e l’aiutava personalmente anche durante i suoi numerosi bagni! Inevitabilmente però dopo qualche tempo si accorse che una donna così non se la poteva permettere. Non fece altro che obbligare (in un modo piuttosto scaltro direi), il figlio a liberarsene restituendola al legittimo marito.”
Come reagì il consorte alla paventata restituzione? “Come tutti sanno! a conti fatti gli costava meno dichiarare guerra che riprendersi la moglie!”
Quindi lei si sarà sentita in colpa per essere stata la causa involontaria del conflitto! “A dire il vero non si è mai preoccupata più di tanto! ricordò che un giorno nel pieno della guerra mi confessò: “quando tutto sarà finito mi poserò sul fiore che vorrò, quello robusto e saldo del vincitore o quello delicato e sensibile dello sconfitto. Non ho dubbi, che sia l’uno o l’altro sarà egli sicuro di avermi ripresa accanto per sua libera e virile decisione!” Devo ammettere che in un certo senso mi vedo costretto a ringraziare questi due autori che hanno avuto il coraggio di riportare a galla l’autentica versione dei fatti; era l’ora che qualcuno mostrasse sul palco la vera immagine di questi presunti eroi! Mi piacerebbe vederli in scena”
Niente di più facile basta venire al Glue il 19 e 20 marzo dove verrà rappresentato “L’amore al tempo di Elena” di e con Fausto Cellerini, Giacomo Gosti, Luisa Noli per la regia di Cristiana Ionda, luci e suoni Vanni Campo. Ti avremo fra gli spettatori? “Non lo so devo decidere, sono ancora nel Limbo!”