Li avevamo lasciati,
in una delle primissime puntate di Occhio di Bue, a esplorare esperienze extra
corporee nel loro primo LP “Dharmanaut” (2017, Argonauta Re...
In una piazza Santo Spirito
quasi primaverile, ironicamente seduti al bar Ricchi, che contraddice la
condizione di tutti noi, incontro Giulio, Claudio e Tommas...
In diverse librerie c'è uno scaffale, di solito al confine tra narrativa e saggistica, qualche volta in area psicologia, contrassegnato dall'etichetta “lettera...
Un anno esatto di concerti in streaming, lezioni di musica via Skype, spettacoli teatrali visti attraverso gli schermi e cene da asporto ci hanno impresso ben ...
Un anno fa il Glue ospitava uno degli ultimi concerti prima della lunga pausa che ancora dura nella programmazione dei live in città. Gli Handshake, ovvero Giu...
E così, eccovi. Finito il film, guardati i titoli di coda fino al nome dell'ultimo tecnico audio, consumate le suole a forza di girare in tondo attorno a Palaz...
“Ristoro è conforto, sollievo e anche rinascita: è dalle parole che vogliamo ripartire, dal silenzio della lettura e dalla calma di sale vuote che attendono, p...
Che la musica sia un linguaggio universale è esperienza di tutti. Ma quando pensiamo a questo, in genere ci riferiamo a brani che ci commuovono anche se pr...
Mamma pettinami ma pettinami bene mamma pettinami ma pettinami bene. Tre tigri contro tre tigri tre tigri tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. ...
Accelerare il tempo è un bisogno che abbiamo sentito tutti, ultimamente. Spostare le lancette verso un futuro più luminoso che abbiamo immaginato a lungo ...
Martina è nata a Roma nel 1989. Sorella maggiore per destino e per indole, di giorno è in cattedra alle scuole superiori, di sera in sala prove con il suo gruppo o nel pubblico di concerti ad ascoltare gruppi da conoscere e recensire. Ama gli incontri e investe nelle relazioni. Non riesce a fare un passo in avanti se prima non ha vagliato tutte le altre possibili direzioni. Nel continuo conflitto tra ragione e sentimento, si illude che la scrittura possa rappresentare una soluzione.