Lo scorso 13 Aprile si è svolta la conferenza di presentazione del Dragon Film Festival che si svolgerà presso il cinema Odeon di Firenze dal 18 al 21 Aprile, e presso il Museo del Tessuto di Prato il 23 e 24. Fa parte della rassegna “Primavera di cinema orientale”, insieme al “Florence Korea Film Fest” e “Middle East Now”, quest’anno il direttore artistico Riccardo Gelli, ha annunciato che la sfera cinese si è ampliata ancora rispetto all’edizione scorsa comprendendo la Cina continentale, Taiwan e Hong Kong.
La novità maggiore di quest’anno è la condivisione del festival tra Firenze e Prato, per incentivare sempre di più la coesione fra Ie comunità italiana e cinese, e sviluppare una comunione tra le nostre culture. La Regione Toscana è da anni impegnata nel raggiungimento di questo obiettivo, la promozione di eventi come questo festival è fondamentale per portare avanti il processo di apertura verso questo popolo ed eliminare gli stereotipi o pregiudizi, campo in cui si muove l’Istituto Confucio di Firenze, partner della rassegna, e soprattutto motivo per cui è nato nel 2014.
Caterina Liverani ha svolto la consulenza critica al festival e ci ha consigliato dei film da non perdere: “Underground fragrance”di Peng Fei, tratta l’urbanizzazione di Pechino, “North by Northeast”un giallo, e “Mountains may depart” di Jia Zhangke, regista vincitore nel 2006 del Leone d’oro a Venezia. Sabato 23 verrà proiettato l’unico film della rassegna di un regista italiano Leonardo Cinieri Lombroso, documentario sull’incontro delle due culture attraverso uno scambio generazionale. Un appuntamento da segnarci sull’agenda sarà l’incontro con Simon Yam, star di Hong Hong, del quale sarnno proposte 5 pellicole dalla sua lunga carriera, che conta 200 apparizioni fra cinema e tv, trai i quali “Tales from the dark 1” horror a episodi nel quale ha debuttato come regista dirigendo uno dei segmenti.
di Elisa Artini