Mettiti le cuffie e inizia a viaggiare. Musica, ci vuole musica. Lo dico perché questa può essere una cura. O, perlomeno, è la mia. Forte, potente, utile ai neuroni e all’anima. Tanto più adesso, nella stagione dell’odio. Non amo drammatizzare, sia chiaro. Semmai osservare. E quello che vedo è livore e cattiveria. La politica, per esempio: propaganda di stomaco e di pancia. Offese, battute acide, scaricare la colpa sull’altro. Visione? Scarsa, più o meno come quando sale la nebbia in Val Padana. Poi c’è tutto il resto, che prende esempio da quelli che dovrebbero darlo ma proprio non ce la fanno a uscire dal loro loop. Odio, meglio scappare. Per elevarsi, per tenere vivi i nostri sensi. Alzare il volume per iniziare a volare. E comunque, io ve lo dico, non manca molto alla primavera. Cerco un disco giusto e fatico un po’. Ma poi scopro che dopo sei anni sono tornati i Kula Shaker. E sembra di riascoltare i novanta. Psico brit pop con pennellate di India addosso. Bei ricordi e un salto oltre. Oltre l’odio, sul pianeta della vita e del sogno.
di The Nightfly