Torna a Firenze Spiragli – Teatri dietro le quinte, il festival ideato e curato da Interazioni Elementari APS, giunto alla sua settima edizione. Un progetto che intreccia teatro contemporaneo e comunità, realtà detentiva e territorio cittadino, attraverso un lavoro costante dentro l’Istituto Penale Minorile G.P. Meucci e fuori, nei quartieri, negli spazi pubblici, nei luoghi della cultura.

Una settimana ricca, la prossima, dal 7 al 12 luglio, con eventi gratuiti diffusi e ospiti di rilievo (compagnia Kepler-452, la performer Luana Ranallo e l’attore e regista Andrea Genovese), insieme a nuove produzioni originali nate nei laboratori all’interno dell’IPM.

Il dentro e il fuori: un ponte teatrale

Il festival nasce infatti come momento culminante di un percorso teatrale annuale che si sviluppa “dentro e fuori”: all’interno del carcere minorile e in dialogo con la comunità fiorentina. Il programma riflette questa doppia anima: da un lato accoglie artisti esterni che portano il loro sguardo sulla società, dall’altro presenta opere e studi originali nati dal lavoro con i giovani reclusi, come il progetto Odissea Iposonica o la performance itinerante Corpi in ascolto nei quartieri di San Frediano e Santo Spirito.

Il festival è finanziato con il contributo dell’Estate Fiorentina 2025, e sostenuto da Regione Toscana – Scenari di Parole, Fondazione Carlo Marchi, Fondazione CR Firenze, CESVOT e da partner come MAD Murate Art District e La Città Bambina.

Le parole del nuovo direttore

A guidare la compagnia da quest’anno è Mattia Bacchetti, che succede a Claudio Suzzi. “Ringraziamo Claudio per il grande lavoro svolto in questi anni, che ha permesso a Spiragli di diventare un punto di riferimento nel dialogo tra arte e società. Questa settima edizione vuole dare continuità a quel percorso, ma anche introdurre nuovi elementi e nuove sensibilità, restando fedeli alla nostra visione: fare teatro come strumento di relazione e di trasformazione, soprattutto dove non ce lo si aspetta”.

Una città che ascolta

Con eventi diffusi tra Villa Vogel, Ex Leopoldine, Le Murate, il festival invita il pubblico a un’esperienza partecipata, che unisce generazioni e attraversa spazi simbolici della città. L’intero programma è frutto di un processo condiviso all’interno della compagnia, tra debutti inediti e collaborazioni con realtà artistiche che condividono la stessa urgenza di raccontare e dare voce.

Per conoscere il programma completo: www.interazionielementari.com