A Prato, a un anno esatto dall’alluvione che ha colpito parte del territorio cittadino e provinciale, vengono restituite alla comunità, attraverso una nuova lettura, le fotografie che per decenni sono rimaste chiuse nei nostri scantinati e garage in scatole di cartone, contenitori di latta e album di famiglia. “ALBUM² – fotografie salvate dall’acqua” è un progetto in collaborazione con Arci Prato e AT-Autolinee Toscane e patrocinato dal Comune di Prato e dal Comune di Montemurlo.
L’esposizione, inaugurata lo scorso sabato 2 novembre e visitabile fino a venerdì 8, nasce dall’iniziativa di Sedici, gruppo indipendente attivo sul territorio pratese che si occupa di fotografia contemporanea. L’iniziativa è partita dalla riflessione su quale destino avrebbe atteso quelle memorie di carta che abbiamo visto ammassate nella confusione di migliaia di oggetti per le strade infangate. Solo alcune di esse, infatti, sono state salvate e recuperate, per quanto possibile.
Storie private che si fanno racconto collettivo
Sedici, grazie al prezioso aiuto dei circoli ARCI di Seano, Montemurlo, Figline, S.Ippolito e Vaiano, si è fatto promotore della raccolta del materiale fotografico alluvionato da parte di chiunque avesse voluto condividerlo. Il fine quello di creare un racconto di memorie private che vanno ad assumere automaticamente un significato collettivo, nel momento in cui, nell’arco di poche ore, sono sommerse dal fango. Le fotografie raccolte sono dunque riunite in un percorso installativo site specific nella sede di Sedici che espone stampe, album di famiglia, diapositive e proiezioni, accompagnate da un arrangiamento sonoro che tenta di ripercorrere quegli attimi densi di emozioni.
L’operazione di raccolta e di esposizione del materiale fotografico alluvionato vuole rappresentare un’occasione per ricordarci dell’importanza fondamentale della collettività. Nel ringraziare le persone che hanno voluto donare le proprie fotografie per poterle condividere con la cittadinanza, Claudia Gori, presidente dell’associazione Sedici, sottolinea che “chi ha deciso di salvare queste foto dimostra di avere un legame forte con queste immagini”. Un omaggio, dunque, alla resistenza della memoria e alla forza di una comunità che, nel ricordo condiviso, può riscoprirsi unita.
Informazioni utili
L’esposizione presso la sede di Sedici in Via Genova 17/5, sarà visitabile dal 4 all’8 novembre su appuntamento scrivendo al numero 349 6713515 (Filippo).
La pagina online dell’associazione: https://www.sedici.org/
L’indirizzo mail: [email protected]
Fotografie: Sedici