Giunge alla 65esima edizione il Festival dei Popoli, il festival internazionale di cinema documentario più longevo d’Europa, che quest’anno si terrà nelle date tra il 2 e il 10 novembre. L’immagine del manifesto, elaborata con il supporto dell’Intelligenza artificiale, mostra una fusione tra realtà e potenziali futuri: la figura femminile al centro, come fa il cinema documentario, esplora il presente puntando gli occhi verso il futuro. L’iniziativa rientra nel programma “50 giorni di Cinema a Firenze” ed è realizzato con il contributo di Europa Creativa Media, MiC-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Calliope Arts Foundation e Publiacqua, con la direzione artistica di Alessandro Stellino, quella organizzativa di Claudia Maci e la presidenza di Roberto Ferrari.

L’inaugurazione è fissata per sabato 2 novembre alle 20:30 presso il Cinema La Compagnia con l’anteprima italiana di “Fiore Mio” di Paolo Cognetti. Il regista, che nel film si concentra sulla montagna non solo come spazio geografico ma soprattutto come paesaggio interiore, sarà ospite del festival insieme al cantautore Vasco Brondi, curatore delle musiche del film.

Il programma e le sezioni

Il programma si divide in varie sezioni a partire dal Concorso internazionale Lungometraggi, il Concorso italiano e il nuovo Concorso Internazionale Discoveries, dedicato ai cortometraggi e mediometraggi di giovani registi e registe da tutto il mondo.

Oltre al fatto che più della metà dei documentari presentati in questa edizione sono opera di registe donne, si segnala la sezione Feminist Frames, novità di quest’anno in cui viene presentata una selezione di opere realizzate da donne sul tema della militanza, concentrata su svariati momenti di lotta avvenuti il secolo scorso. Importante anche segnalare i due omaggi a Judit Elek e Albert Serra, attraverso una selezione di loro film e incontri. Serra presenterà infatti in sala il suo “Tardes de Soledad” (7 novembre) e sarà protagonista del talk “Contro il reale” (presso la Strozzina di Palazzo Strozzi il 5 novembre).

Di grande rilevanza anche la retrospettiva dedicata alla Elek, la prima in Italia sulla regista ungherese, nata dalla collaborazione di Festival dei Popoli e Calliope Art Foundation.  Si prosegue poi con Doc Highlights, la sezione dedicata all’attualità storico-politica, tra i cui titoli troviamo “Natale fuori orario”, film di Gianfranco Firriolo, scritto da Vinicio Capossela che lo presenterà in sala. La sezione Habitat, dedicata all’ambiente e alla sostenibilità e Let the music play con la presentazione di “Things we said today”, la restituzione cinematografica dei materiali d’archivio che accompagnarono la storica esibizione dei Beatles a New York nel 1965. Torna la sezione Doc at Work, occasione per favorire incontri e nuove sinergie tra professionisti del settore e nuovi talenti.

Sarà la prima volta, invece, per la sezione Fuori concorso con opere che gettano luce su luoghi e personaggi del nostro Paese, in particolare la Toscana. Torna infine, per il giovane pubblico, la sezione Popoli for kids and teens.

Gli incontri con gli ospiti

Di grande rilevanza il panel “Documentario italiano: verso la finzione?”, fissato per il giorno 6 novembre alle 18:30 presso La Compagnia. L’evento vedrà la presenza dei registi Pietro Marcello e Alice Rohrwacher in dialogo con Gabriele Genuino (Rai Cinema) sulla tematica della transizione dell’attuale generazione di film maker dal documentario alla finzione: un rinnovamento della cinematografia del nostro Paese negli ultimi due decenni che parte dal confronto col dato reale che però viene restituito sotto forma di fiction.

Saranno inoltre consegnati molti premi per i quali si rimanda alla pagina online del festival, dove è possibile consultare anche il programma completo: https://www.festivaldeipopoli.org/ .

Informazioni utili

Biglietti: 60 euro abbonamento completo, 40 ridotto; 12 euro giornaliero (10 ridotto). Biglietti: unico pomeridiano 8 euro (6 ridotto); unico serale 8 euro (6 ridotto).