Giovedì 20 aprile, presso Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, ha avuto luogo la presentazione del libro Una storia di Tempo Reale. Carte e memorie intorno a un’esperienza fiorentina di ricerca musicale (1987-2022), scritto da Giulia Sarno. Il volume è pubblicato dalla casa editrice Squilibri nella neonata collana “Come suona la Toscana”, promossa dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze.
L’autrice e la sua collaborazione con Tempo Reale
Giulia Sarno è un’etnomusicologa e storica dello spettacolo, docente di “Forme e pratiche della popular music” all’Università di Firenze e di “Storia della musica elettroacustica” alla Scuola di musica di Fiesole.
Da diversi anni collabora con Tempo Reale e questo le ha permesso di entrare a stretto contatto col suo vasto archivio (che ha ricevuto nel 2012 il riconoscimento di «interesse storico particolarmente importante»), a proposito del quale l’autrice aveva già pubblicato, lo scorso anno, un contributo sulla Rivista Italiana di Musicologia e una tesi di dottorato: una palestra necessaria per affrontare quest’ultima pubblicazione, più corposa e dettagliata delle precedenti.
Tempo Reale, fondato da Luciano Berio nel 1987 a Firenze, è un centro di ricerca, produzione e didattica musicale che si occupa di musica elettronica e sound art. Questa realtà fiorentina ha condotto e conduce ricerca musicale sia con compositori e artisti affermati sia con giovani musicisti emergenti.
Il lavoro dietro al libro: ricercare e interpretare
Potrà sembrare semplice affrontare una ricerca con materiali di archivio, ma questi non sempre forniscono una chiara lettura. L’autrice ha analizzato i documenti (in questo caso i più disparati: materiali sonori e informatici, registrazioni audio/video, fotografie, manifesti, libretti, lettere, documenti e partiture) e li ha integrati con le testimonianze e i racconti di chi ha vissuto gli accadimenti in prima persona, tra studiosi, critici, musicisti e operatori culturali.
E così, cercando di districare quel difficile e ambiguo legame che c’è tra storia e memoria, Sarno indaga questo archivio per tracciare una storia dei 35 anni di vita di Tempo Reale, esaminando la posizione del centro a livello internazionale e il contesto politico e culturale in cui questo si è sviluppato. Una storia fatta di suoni ma anche di voci, di musica e di persone. L’autrice dedica questo volume «a chi abita oggi Tempo Reale e a chi lo ha abitato in passato: in altre parole, a tutti gli interlocutori e le interlocutrici di questa ricerca».
Una storia appunto, e non la storia: perché alla ricerca – che comporta un’interpretazione dei documenti e degli eventi accaduti – per sua stessa natura non può essere messo un punto definitivo.
Giulia Sarno, con questo libro, contribuisce notevolmente ad ampliare lo sguardo su Tempo Reale.
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