Di Stefano Mazzantini
Bentornate e bentornati, questo mese vi portiamo in un luogo molto conosciuto a chi abita a Prato e Montemurlo, meno conosciuto soprattutto ai fiorentini.
Stiamo parlando del Monte Ferrato e della sua area protetta: un anello adatto a tutti, anche ai bambini abituati a camminare. La parte più difficile è la partenza che presenta un bel dislivello iniziale che ci porta fino in vetta. Ma poi, una volta raggiunta la vetta, è tutto più semplice.
Alla scoperta del Monte Ferrato
Parcheggiate fuori dal parco di Galceti, dove c’è anche il monastero di Galceti, e seguendo la segnaletica CAI 12 salite su fino al bivacco di Monte Ferrato. Ne troverete due, uno più piccolo e uno più grande (veramente delle chicche per godersi la vetta!). Noterete molte persone che salgono per arrivare in cima e godere di un bellissimo panorama (nessuno vi vieta di arrivare in vetta e tornare indietro, lo spettacolo merita veramente).
Il sentiero è tenuto benissimo, segnalato con accuratezza, e incontrerete tanta gente carina, tra cui i volontari che si prendono cura dei bivacchi.
Durante la salita ci sono molte deviazioni, cercate di restare sul sentiero segnato vi eviterà inutili cambiamenti di percorso e perdite di tempo.
Un paesaggio lunare
L’area protetta del Monte Ferrato è veramente speciale: si vede il marmo verde affiorare ovunque e a tratti sembra di essere in un paesaggio lunare, molto affascinante. Si tratta della riserva naturale della Val Bisenzio, dove sono state rinvenute tracce antichissime della presenza dell’uomo nella preistoria.
Dalla vetta, continuando sul CAI 12, si arriva a Monte Mezzano e Monte Piccioli, due vette più basse rispetto al Poggio Ferrato. Qui veramente entrerete in un paesaggio lunare con vecchie cave e alberi morti. Se non fosse per un po’ di macchia qui e là, sarebbe un deserto di marmo verde.
Per chi ha tempo e voglia, consigliamo la deviazione (sulla sinistra prima di Monte Mezzano) per arrivare nella Valle nera dove potrete ammirare le cave di marmo verde abbandonate.
Tenete sempre aperti gli occhi e seguite i cartelli e segnavia CAI che vi aiuteranno lungo il percorso.
Appena avrete superato Monte Piccioli, girate a destra in direzione Figline, (seguite o studiate la mia traccia perché il sentiero di ritorno non è propriamente segnato). NON dovete scendere fino a Figline, ma continuare sul sentiero di Mezzomonte che vi riporterà al parco di Galceti.
Dopo la prima svolta a destra dopo Monte Piccioli, al prossimo bivio che troverete, mantenetevi sulla destra sul sentiero che segue dritto tagliando il monte tra la vetta e la valle. Questo punto è molto suggestivo, perché vi troverete sopra alcune cave dismesse. Prestate sempre molta attenzione – le rocce possono essere scivolose – e non sporgetevi MAI sopra le cave, a volte il fato può essere dietro l’angolo.
Questa deviazione vi riporterà all’imbocco del sentiero CAI 12 che avevate percorso per salire in vetta al Poggio Ferrato. Scendete e sarete di nuovo al Parco di Galceti.
Sarà un bell’anello di 8km circa e 500 D+ circa. La traccia che vedrete sul mio profilo presenta una seconda risalita alla vetta, e alcune deviazioni nella seconda discesa che non dovrete seguire, sono fuori pista e su terreni molto scoscesi ed impervi. Attenetevi solo all’anello senza prendere scorciatoie varie o discese non segnate dal CAI.
Alcuni link utili
http://www.areeprotette.provincia.prato.it/Monteferrato/Monteferrato.php
http://www.pratoturismo.it/it/cosa/itinerari/Pedalando-nel-verde/area-protetta-del-monteferrato/
http://www.parks.it/anp.monteferrato/pdf/EduAmb.CDSE-Infanzia.Primaria-2010.11.pdf
Traccia GPS (seguite solo l’anello, non seguite la seconda risalita e le deviazioni): https://www.komoot.com/tour/309581096
Il giro come sarebbe, senza deviazioni: https://www.komoot.com/tour/591465547
La Guida: https://www.escursionismo.it/guide-profile/?q=12737