Film e dibattiti per scoprire l’uguaglianza
“Eravamo quattro amiche al bar, che volevano cambiare il mondo”. Prendere in prestito i versi di Gino Paoli e declinarli al femminile mi sembra più che lecito se servirà a introdurvi un progetto speciale, che ha a che fare con una storia di amicizia, uguaglianza di genere e di amore per il cinema.
È la storia di quattro amiche, che insieme hanno dato vita a CinematograFICA, start up sociale che si occupa di diffondere la parità di sesso attraverso il cinema. Come?
Organizzando rassegne tematiche con bambini e adolescenti, mostrando loro che un’uguaglianza sì, è possibile, specie se dagli schermi rimbalza nelle loro teste, si accende nei dibattiti e poi si applica alla vita reale. Quando le incontrai in un bar del centro, con le teste chine sui computer, io entravo per uno Spritz, loro erano al quinto giro di tè verde e biscotti, impegnate a discutere del nuovo progetto che di lì a poco avrebbe preso forma.
CinematograFICA diffonde informazioni, stimola discussioni, dà voce alle minoranze e approfondisce aspetti della vita meno conosciuti anche grazie al cinema con il lavoro di Claudia, la toscana affascinata dal Medio Oriente che, con varie esperienze di vita tra Siria, Marocco e Tunisia, ha poi scoperto che il femminismo si poteva studiare; Dafne, napoletana con sangue iraniano, cresciuta a panuozz e biglietti aerei che ha fatto della sua passione un mestiere (lavora nel turismo didattico); Daniela, aquilana d’origine ma pellegrina per vocazione, dopo aver rubato il meglio degli anni trascorsi tra Barcellona e Bologna, si specializza in organizzazione di eventi culturali e infine Simona, dalle profondità del mare della Sardegna fino alla facoltà di media e giornalismo. Tutte con background differenti, tutte legate dall’amore per il grande schermo. “Stiamo lavorando per costruire con maggior dettaglio e intensità i nostri contenuti e essere ancora più motivate a operare nel mondo del dopo” – dicono le ragazze.
Quando riapriranno gli spazi aerei, quando si tornerà a una pseudo-normalità, torneremo anche a parlare di Cinematografica e di Firenze, la città che le ha fatte incontrare, che ha fatto da sfondo nei momenti felici, un porto sicuro a cui tornare e da lì poter ripartire.