Conversazione con l’attivista trans e terapeuta, ospite recente di un workshop-evento a Firenze organizzato da Revulva e Costanza Gori.
Cosa significa fare l’amore per le persone trans? Cosa può insegnare a tutti? Revulva, collettivo di educazione affettiva e sessuale e Costanza Gori, consulente ed educatrice sessuale, hanno organizzato un workshop con Lucie Fielding, terapeuta e autrice del libro Trans Sex in visita a Firenze. Insieme a lei, proviamo a scoprirlo.
Gli ultimi mesi sembrano essere diventati ancora più difficili per le persone trans.
«Nel 2014, la visibilità di figure trans come l’attrice Laverne Cox sulla copertina del Times ci faceva sperare in una crescita dei diritti. E per un po’ è stato così. Tuttavia, in tempi di incertezza è facile prendere di mira le minoranze, come quella trans, e considerarle una minaccia. Negli USA nuove leggi tolgono diritti acquisiti, rendendo più difficili le nostre vite fatte di famiglia, amicizie, lavoro. Non sono io a portare il mio corpo nella politica, è la politica che vuole appropriarsi del mio corpo».
Parlando di cure per l’affermazione di genere ci si concentra quasi esclusivamente sulla disforia: è corretto?
«No. Ma ancora più in generale, la medicina e la salute mentale si focalizzano sul ‘risolvere problemi’ piuttosto che sull’individuo e i suoi bisogni. Questo è vero per le persone trans e per quelle cisgender: si parla di disfunzioni sessuali e non di come esperire il piacere. La disforia di genere esiste, ovviamente, ma è solo una condizione necessaria, non sufficiente: non dobbiamo fermarci lì. Io provo a portare il discorso sui desideri, sul piacere del corpo. Come dice Freud: i nostri corpi sono ‘perversi polimorfi’ e vanno esplorati».
Nel suo workshop ha presentato a Firenze, per la prima volta in Italia, la tecnica del muffing. Cos’ha di così importante?
«Gran parte dell’educazione sessuale è pensata per corpi ‘normali’, lasciando le persone trans e non conformi a doversi adattare. L’approccio trans, invece, può insegnare a tutti. Prendiamo il muffing: una pratica che stimola i canali inguinali per il piacere e che può essere praticata da chiunque. Quali possibilità di piacere si nascondono nei nostri corpi che solitamente ignoriamo? Parlando di persone trans si assiste a una patologizzazione. Io porto una narrazione diversa: non soltanto traumatica, ma anche gioiosa».
La maggioranza non trans cosa può imparare dalla comunità trans?
«La mia liberazione è collegata a quella di tutti. Se consideriamo la questione dell’autodeterminazione dei corpi, questa non è solo una tematica trans. Quante volte durante una visita medica i sintomi che sentiamo vengono ignorati? O l’aborto: non è importante solo per donne cisgender, ma per chiunque non voglia che lo stato intervenga sul proprio corpo. Quando si è parte di un gruppo marginalizzato si acquisisce un punto di vista privilegiato sulla società e le sue storture, spesso invisibili per chi è maggioranza».
Quindi, cosa possiamo fare per contribuire a un mondo diverso?
«Nel clima politico attuale è necessario resistere. E lottare per il piacere, che è una forma di resistenza. Solo così riusciremo a immaginare un futuro diverso, dove tutte le comunità possano prosperare».
foto di copertina: Raphael Renter su unsplash
Lucie Fielding, Trans Sex, Routledge 25,99€ (in inglese)