Questo sabato 17 maggio 2025, al Viper Theatre di Firenze, arriva il produttore, polistrumentista e DJ italo-americano Mouth Water. La sua musica combina sapientemente sonorità dance-elettroniche, house e atmosfere synthpop degli anni ’80, creando un linguaggio musicale coinvolgente e suggestivo. Con il suo nuovo album in uscita, intitolato “Technology Fueled Dream Obsolescence”, Mouth Water ha voluto esplorare i cambiamenti, spesso dannosi, della tecnologia sui sogni personali e sulle norme sociali. Negli spazi del Viper assisteremo quindi ad un viaggio sonoro attraverso territori musicali ancora inesplorati dell’elettronica contemporanea, ballando in un’atmosfera avvolgente e riflessiva.

Il tuo nuovo album “Technology Fueled Dream Obsolescence”, ha un nome che è sicuramente indicativo: si parla di sogni e tecnologia, con i suoi beat elettro-house porta in sé una riflessione sul progresso tecnologico e l’impatto che questo ha sulla società odierna, ti va raccontarci di più sul suo significato intrinseco?

«Ad oggi sono usciti due singoli, “Fireflies” e “Smoke” che anticipano il mio album e il titolo di questo “Technology Fueled Dream Obsolescence” in effetti sta a significare che la realizzazione dei nostri sogni è dettata in gran parte dallo stato del progresso tecnologico odierno e che quando questo cambia, anche le nostre aspirazioni cambiano.»

Com’è nato quest’ultimo progetto discografico, e da cosa prendi spunto in genere per campionare e comporre musica?

«Il progetto è nato da una serie di canzoni che avevo iniziato a scrivere negli ultimi anni, e che col mio producer ho voluto completare per creare un disco un po’ più pop e meno club del precedente. Il titolo “Technology Fueled Dream Obsolescence” poi è venuto fuori da alcune conversazioni con lui durante le fasi iniziali della produzione. In realtà non abbiamo utilizzato nessun campione preso da altri brani, ma abbiamo registrato tutto in studio. Mi sono lasciato ispirare da tutto quello che mi piace, e che ho ascoltato di più nella mia vita: jazz, rock, electropop, dance, french touch, etc.»

Da polistrumentista qual è il tuo rapporto con la musica, e cosa ti ha avvicinato al mondo del djing?

«Amo suonare in gruppo, e infatti ho suonato in diverse band prima del progetto Mouth Water, ma adesso ho l’esigenza di suonare in solitaria sia per una questione di agilità che ideale artistico. Così ho imparato ad usare la console e a fare il DJ perché è uno dei pochi modi che mi consentono di portare in giro il progetto senza avvalermi di altri musicisti.»

Dopo la data del Viper Theatre a Firenze, hai altri progetti futuri oppure sogni nel cassetto che puoi dirci?

«Sì, dovrei fare un altro concerto a Firenze tra qualche settimana all’Ultravox, e poi alcune serate a Londra. L’anno scorso ho suonato al Primavera Sound a Barcellona ed è stata un’esperienza bellissima, pur suonando su uno dei palchi minori. Il mio obiettivo è suonare regolarmente in festival di quel calibro e su palchi sempre più grandi come headliner.»

 

Info utili:

Mouth Water
Sabato 17/05/25 h22
Viper Theatre (Firenze)
www.viperclub.eu

Biglietti: posto unico 14 euro
Prevendite: https://dice.fm
https://www.instagram.com/mouthwater_official
https://www.mouthwater.eu/

 

 

Photo credits: Ufficio Stampa Viper Theatre