La musica classica, nonostante la sua aura di raffinatezza e universalità, rispecchia ancora i bias di genere della società da cui scaturisce. Le orchestre, microcosmi dell’eccellenza artistica, sono spesso specchi di disparità sistemiche che relegano le donne in ruoli secondari, sia numericamente che nelle posizioni di vertice.
I numeri parlano chiaro: dove sono le donne?
Un’indagine condotta dal Musikinformationszentrum (MiZ) sulle orchestre tedesche rivela un dato allarmante: solo il 39,6% dei musicisti sono donne. La situazione peggiora nei ruoli apicali, come prime parti e direttori d’orchestra, dove le donne rappresentano appena il 28,4% e nelle orchestre di élite, questa percentuale scende drasticamente al 21,9%. In Italia, il panorama non è più roseo, infatti nelle 14 principali fondazioni lirico-sinfoniche italiane, le donne rappresentano appena il 27% dei musicisti stabili, un dato che fa riflettere su quanto sia radicata questa disuguaglianza.
L’Italia: un caso emblematico
L’Italia, patria della lirica e di una lunga tradizione musicale, non fa eccezione e se i conservatori italiani vedono una discreta partecipazione femminile (circa il 42% dei diplomati), questa percentuale non si traduce in ruoli significativi nelle orchestre. Gli strumenti ad arco, come violino e violoncello, attirano una maggiore presenza femminile (oltre il 64%), ma i dati sulla direzione orchestrale mostrano che le donne rappresentano una minoranza quasi invisibile in un ambito dominato quasi esclusivamente da uomini.
Disparità evidenti negli strumenti
Anche la scelta degli strumenti musicali riflette stereotipi di genere, le donne dominano in strumenti come l’arpa (93,7%) e il flauto (65,4%), ma sono quasi assenti negli ottoni, solo il 3,5% delle posizioni al trombone e l’1,9% alla tuba sono occupate da donne. Questo squilibrio non è solo numerico, ma culturale, infatti storicamente la fisicità e la postura richieste per suonare certi strumenti sono state ritenute “inappropriate” per le donne, consolidando un immaginario collettivo che persiste tutt’oggi.
Leadership musicale: il soffitto di cristallo
La leadership musicale rappresenta un vero e proprio soffitto di cristallo per le donne e nonostante alcune direttrici abbiano guadagnato fama internazionale, come Marin Alsop o Mirga Gražinytė-Tyla, queste figure restano delle eccezioni. La percentuale di donne alla guida di orchestre prestigiose è minima e spesso confinata a eventi simbolici o stagioni limitate mentre la direzione musicale e artistica, che plasma la visione creativa di un’orchestra, di un Teatro o di un Ente Lirico Sinfonico, è un territorio in cui le donne faticano a entrare.
Le cause: stereotipi e modelli culturali
Le radici di questa disparità di genere sono profonde e influenzano le scelte musicali fin dai primi anni di formazione quando le donne scelgono uno strumento nell’ottica di incarnare un’idea di femminilità accettabile. Questa dinamica non solo limita le aspirazioni delle musiciste, ma le esclude da opportunità professionali in orchestre dove la varietà di ruoli è fondamentale. La mancanza di modelli femminili nei ruoli di leadership aggrava il problema, infatti se le giovani musiciste non vedono donne al vertice, l’idea che certe posizioni siano fuori portata è destinata a rafforzarsi, perpetuando un circolo vizioso di esclusione.
Il costo della disuguaglianza
Le orchestre non sono solo istituzioni artistiche, ma anche sociali e culturali. La mancanza di parità di genere non è meramente una questione di giustizia, ma anche di qualità artistica, infatti numerosi studi hanno dimostrato che la diversità, anche in ambito musicale, arricchisce le interpretazioni e promuove l’innovazione. Escludere le donne significa così perdere un potenziale creativo che potrebbe trasformare e consentire l’evoluzione del contesto musicale e istituzionale.
Cosa si può fare?
Affrontare questa disparità richiede un cambiamento sistemico e delle politiche di assunzione trasparenti, attraverso l’anonimato nei provini, ad esempio. Alcune orchestre, italiane ed europee come la Vienna Philharmonic, hanno iniziato a implementare queste pratiche, portando a un lento aumento della presenza femminile, anche se i progressi sono ancora troppo lenti. Sarebbe necessario investire nell’educazione, nella sensibilizzazione dei giovani e nella promozione della parità di genere nei conservatori e nelle scuole di musica per abbattere gli stereotipi, attivare programmi di mentoring e delle borse di studio dedicate alle giovani musiciste per incentivare una maggiore partecipazione femminile, soprattutto in ruoli tradizionalmente dominati dagli uomini.
Alcune testimonianze
Abbiamo intervistato alcune strumentiste stabili di un’orchestra per avere una testimonianza diretta di alcune dinamiche culturali vigenti. Nella loro esperienza, sia come candidate di concorsi pubblici che come membri di commissioni giudicatrici, il talento femminile è sempre stato riconosciuto e premiato ma spesso per certi ruoli (come quello di prima parte) le donne tendono a non candidarsi proprio, sia per scelte di vita che per senso di inadeguatezza o di inferiorità, precludendo a se stesse carriera e stipendio più elevato. Dalla testimonianza delle orchestrali è emerso come siano all’ordine del giorno commenti sessisti, apprezzamenti o denigrazioni legate al modo di apparire e di vestirsi (meglio indossare il tacco 12 se si vuole essere rispettate). Addirittura molestie e abusi vengono ancora ritenuti quasi una normalissimo “battesimo” all’ingresso delle nuove leve. A volte qualche giovane o giovanissima si trova seduta in leggio accanto a un potente in virtù del puro piacere maschile. Giusto a conferma dell’autorevolezza del genere.
Conclusione
La parità di genere nelle orchestre classiche è una sfida complessa che richiede interventi a più livelli e che coinvolge tutta la società nella sua interezza. Cambiare questa narrativa è possibile, ma richiede impegno, determinazione e una volontà collettiva di infrangere le barriere che da troppo tempo limitano il mondo della musica.
Sitografia:
- https://www.giornaledellamusica.it/articoli/la-parita-di-genere-nelle-orchestre-e-un-miraggio
- http://ilbolive.unipd.it/it/news/poche-donne-orchestre-italiane-specchio-dellitalia
- https://www.lastampa.it/rubriche/data storie/2024/06/07/news/report_classical_rights_orchestre_parita_di_genere-14370934/amp/
- https://www.rockit.it/articolo/donne-orchestra-parita-genere-studio
- https://www.triesteallnews.it/2022/03/parita-di-genere-il-mondo-della-musica-classica-riflesso-della-realta/
foto di copertina: Unsplash