Leggere può essere una bellissima attività privata, ma quando la condividiamo si trasforma e libera energie insospettabili. Con 30 appuntamenti ospitati dalle 11 biblioteche comunali che si concluderanno il prossimo dicembre, Dialoghi Urbani, a differenza di altre rassegne, nasce dal basso, coinvolgendo tante realtà legate alla lettura e al libro. Il programma è stato costruito insieme alle librerie della città, ai gruppi di lettura, alle associazioni, e si concentra proprio sulla rigenerazione urbana: biblioteche, librerie, altri luoghi di lettura visti anche come presenze fisiche, presidi culturali nel contesto urbano.

Il festival ha ridato slancio a quel Patto per la Lettura firmato nel 2020 e fin qui rimasto sottotraccia. Un nuovo ufficio comunale dedicato esclusivamente alla sua promozione, con un piede nelle biblioteche e un piede nel tessuto cittadino, farà da volano per trasformare il patto in attività culturali condivise attraverso un’idea semplice: coinvolgere tutti gli attori, dalle grandi case editrici alle piccole associazioni cittadine, nella diffusione della lettura come strumento di politica e welfare culturale.

Nelle parole di Giovanni Bettarini, Assessore alla Cultura: «Il tema degli spazi pubblici, della rigenerazione urbana su base culturale e delle biblioteche pubbliche come luoghi fisici che hanno un impatto “urbanistico” mettono al centro questi luoghi che sono un valore aggiunto per la città. I cardini concettuali della rassegna sono essenzialmente due: interdisciplinarietà e valorizzazione del ruolo del lettore».

E la memoria è un altro filo che tiene insieme le tante iniziative, trasformandosi in strumento di riscoperta dello spazio urbano che abitiamo. Il 5 ottobre (ore 10:30) all’Officina Creativa Lab (Conventino Fuori Le Mura) saranno direttamente i familiari dei protagonisti e delle protagoniste della resistenza fiorentina a poter essere “presi in prestito” in una “biblioteca delle persone” per farsi raccontare una storia. Mentre il 10 ottobre (ore 19) alla BiblioteCaNova Isolotto, l’autrice Nicoletta Verna e l’attrice Gaia Nanni, insieme a tanti gruppi di lettura e librerie, leggeranno ad alta voce brani da I giorni di vetro, un romanzo che ci insegna come le nostre storie facciano sempre parte della Storia. Il 22 ottobre (ore 17) alla Biblioteca delle Oblate le storie dei migranti saranno protagoniste con DIMMI – Diari Multimediali Migranti, progetto che mira a costruire una contronarrazione sulle migrazioni attraverso le testimonianze di chi ha lasciato il proprio Paese.

E poi: i dialoghini per i più giovani, un corso di scrittura a cura di Vanni Santoni, la seconda stagione del podcast “Pieni a rendere. Storie dai quartieri fiorentini”, Bertram Niessen e la Professoressa Chiara Faggiolani in un dialogo sulle biblioteche come attivatori di memoria e cambiamento, eventi nelle librerie, passeggiate guidate. Fino al 12 dicembre è impossibile che non troviate qualcosa per voi nel programma (disponibile sul sito del Comune di Firenze).

26 gruppi di lettura, 9 librerie e altre 30 realtà, tra associazioni, fondazioni e cooperative, forse sta proprio qui la diversità di Dialoghi Urbani: coinvolgere il tessuto vivo dei “lettori sociali” fiorentini, ossia chi legge insieme ad altri, abitando i luoghi della cultura, costruendo legami sociali, insomma: facendo comunità.

Siamo d’accordo con Umberto Eco:  “Chi non legge, a settanta anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Con affetto semiotico ci permettiamo di aggiungere: e in avanti.