Un mese di spettacoli e performance mette in scena il corpo, lo spazio e la memoria, assolute materie prime.

È stato l’auditorium dell’Archivio di Stato a ospitare la conferenza stampa di presentazione dell’11ª edizione del Materia Prima Festival. Organizzato come sempre dalla compagnia Murmuris, l’edizione 2024 celebrerà il teatro contemporaneo in tutte le sue forme, dando voce al corpo umano in tutte le sue sfaccettature: ibrido, migrante, detenuto, in continua evoluzione.

Dal 28 febbraio al 5 aprile, il Teatro Cantiere Florida e altri luoghi della città, tra cui, il 22 marzo, proprio l’Archivio di Stato, accoglieranno una selezione di spettacoli, dalle produzioni pluripremiate a nuove opere originali. Il festival, concepito come un organismo vivente, si trasforma e si nutre della partecipazione del pubblico e degli spazi che abita, creando una nuova comunità di artisti e spettatori.

Tra gli eventi più attesi, l’opera “Frankenstein (a love story)” del premiato gruppo teatrale  Motus, che offre una rivisitazione del mito di Prometeo. La chiusura è affidata a “Solo quando lavoro sono felice”, una satira sulla presenza opprimente del lavoro nelle nostre vite.

Il festival offre uno sguardo attento alle produzioni nazionali e locali, includendo progetti come il laboratorio teatrale della Casa circondariale di Sollicciano e la performance di Andrea Macaluso sulla Batracomiomachia.

Ma il Materia Prima Festival non si limita agli spettacoli: propone anche incontri e workshop per coinvolgere attivamente la comunità, promuovendo il ruolo pubblico delle arti sceniche nel rinnovamento sociale.

Con il sostegno del Mic, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, questo festival si propone di mettere il corpo al centro della scena, rendendo il teatro un veicolo di conoscenza e trasformazione.

“In questo momento più che mai, di lutto e rabbia per ciò che è successo proprio qui, possiamo solo impegnarci per dare dignità, forza e importanza alle persone che lavorano,” dice Laura Croce, direttrice artistica del festival, rimettendo i corpi al centro della scena.

“Lo spettacolo “De los Muertos”, che sarà ospitato dall’archivio di stato il 22 marzo metterà infatti in scena vivi che lavorano assieme ai morti, un po’ come quello che succede ogni giorno nell’archivio, luogo deputato alla custodia del memorie dal passato” aggiunge Fabio D’Angelo, responsabile formazione.

“Noi non crediamo che l’asset culturale sia solo intrattenimento e stiamo lavorando perché questa mentalità cambi, con l’obiettivo che il tempo dedicato alla cultura sia produttivo sotto tutti i punti di vista,” afferma Cristina Giachi, consiglio regionale della Toscana.

“Proprio mentre in questo momento siamo ancora alla ricerca di corpi dispersi (nella strage al Cantiere Esselunga, ndr) è importante mettere il corpo al centro ed è bello quando il teatro si fa vettore di questa conoscenza. La memoria è una radice attiva” sottolinea Alessia Bettini, assessore comunale alla cultura.

“Fra le realtà regionali che supportiamo questo festival è tra quelle che attira le risorse maggiori. E ne siamo soddisfatti. Siamo una società sempre impegnata a istruire, poco a educare, e penso che questo progetto vada in questa direzione, sapere cioè tirare fuori le emozioni,” conclude Cristina Manetti, portavoce del presidente della Regione.

 

Info e prenotazioni

T. 329 9160071
M. [email protected]
IG. @materiaprimafestival
W. www.materiaprimafestival.com

Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111R, Firenze
Archivio di Stato, viale Giovine Italia 6, Firenze