Venerdì 12 maggio il cantautore napoletano Gnut arriva dai bomber de La Chute al Circolo Arci Progresso di Firenze, per presentare Nun te ne fa’, il nuovo e quarto lavoro in studio prodotto dal cantautore inglese Piers Faccini e uscito per la label francese Beating Drum. Claudio, questo il suo vero nome, ha risposto alle nostre domande con la sua rinomata e adorabile sensibilità.

Nun te ne fa’ segna il tuo ritorno dopo sette anni. Cosa è successo nel frattempo?

Sono stati anni meravigliosi. Mentre mettevo da parte canzoni e lavoravo con tutta la calma necessaria a Nun te ne fa’, ho pubblicato due EP, un libro/disco con Alessio Sollo, le collaborazioni con Daniele Sepe e i fratelli della costa, qualche colonna sonora, la “serenata” con Fanpage, ho curato alcune produzioni artistiche di giovani di talento ed ho organizzato dei laboratori sul songwriting durante e dopo il lockdown. Ho suonato tanto in giro fino a quando è stato possibile. Mi sono sposato, ho fatto un viaggio incredibile negli States e ho avuto un figlio. Ho lavorato tanto e ho coltivato con cura una grande serenità in famiglia.

Quale è il processo creativo per dare vita ai testi delle tue canzoni insieme al poeta partenopeo Alessio Sollo?

Da qualche anno i versi di Alessio sono di grande ispirazione per me. A volte mi limito a cercare solo la melodia e l’atmosfera che sento più giusta alle sue parole, altre volte rielaboriamo alcune parti insieme  oppure aggiungo piccole variazioni o può succedere che stravolgo completamente la struttura della poesia. Tutto è lecito nel tentativo di trovare soluzioni che mi facciano emozionare.

 

Quanto è stato importante Piers Faccini per questo lavoro?

Piers è stato fondamentale. L’ altro vertice del triangolo che formiamo con Alessio. La sua produzione è stata illuminante. Ha dato all’album un suono internazionale al quale miravo da tanti anni. Grazie al suo enorme talento siamo riusciti a  fondere la musica delle mie radici con la musica che amo come il folk inglese, il blues del delta del Mississippi e la musica africana del Mali.

 

Nella tua musica si respirano tantissime influenze. Quali sono gli ultimi ascolti che ti hanno affascinato?

La mia ultima passione è una cantante californiana che amo follemente. Si chiama Madison Cunningham. Poi con mio figlio sto ascoltando tantissimo le canzoni per bambini di Bruno Lauzi e Sergio Endrigo. Anche se lui da qualche settimana è in piena dipendenza per “La bella lavanderina”. Ci divertiamo molto.

 

GNUT live
venerdì 12 maggio, ore 21:30

Circolo Arci Progresso, Via Vittorio Emanuele II, Firenze
ingresso 10 euro • riservato soci Arci
Prevendita online: https://oooh.events/evento/gnut-biglietti/

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