Iniziamo il mese di febbraio partendo da fuori Firenze e per la precisione dall’altra parte dell’Arno, a Pisa, Teatro Lumiere, dove il 7 febbraio si esibirà l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp nata a Ginevra nel 2006 su impulso del contrabbassista Vincent Bertholet e come omaggio (e ispirazione) alle orchestre africane e all’arte Dada, fondendo così spirito terzomondista ed ecologista e una programmatica ritrosia a schemi, convenzioni ed etichette di genere.

Lasciamo la costa per tornare nell’interno, al Teatro Regina Margherita di Marcialla che ospiterà, l’11 febbraio, un duo che suona e crea quasi in simbiosi (musicale): quello formato da Stefano Cocco Cantini e Antonello Salis, una magia che coinvolge sax, pianoforte e fisarmonica per un concerto che non finirà mai di meravigliare.

Facciamo un passo indietro, tornando al 1 febbraio e rientrando a Firenze, dove al Teatro Puccini sarà in scena il Banco del Mutuo Soccorso con il nuovo progetto ispirato all’Orlando Furioso.

Il 17 febbraio segnaliamo al Tuscany Hall il ritorno del “Queen Opera Rock”, lo show rock-sinfonico interamente basato sul repertorio musicale dei Queen con oltre 40 artisti sul palco e una scenografia digitale che darà ancora più emozione e profondità all’intero spettacolo. Sempre il 17 febbraio, al Viper Theatre, saranno in scena i Sinfonico Honolulu con un live dedicato alle più grandi hit dagli anni Sessanta a oggi, un viaggio fra le canzoni e le band che hanno fatto la storia di quel decennio, dai Beatles, agli Stones, ai Ramones, fino ai successi della new wave e del pop degli anni Ottanta.

Chiudiamo il nostro mese musicale con la doppia data al Teatro Verdi (22 e 24 febbraio) di due protagonisti eccellenti della musica italiana come Francesco De Gregori e Antonello Venditti i quali, dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto con il concerto allo Stadio Olimpico di Roma, tornano insieme con un’unica band per un tour nei principali teatri italiani per dare una nuova veste ai loro più grandi successi, colonna sonora di intere generazioni.

 

In copertina: Antonello Salis, foto di Andrea Boccalini