di Aura Fico
Vi abbiamo già parlato di Alice Storyteller, centro culturale e libreria nel cuore di Firenze. Ecco, oltre ad essere luogo del cuore e avere un’incredibile selezione di testi, è anche la casa della nuova mostra Preporno erotismo queer tra la fine del XIX secolo e il 1969 visitabile fino al 30 giugno.
Preporno erotismo queer tra la fine del XIX secolo e il 1969 è la mostra dedicata al porno, partendo dagli anni in cui anche solo pronunciarne la parola sarebbe stato peccato. Organizzata da Alice Storyteller in occasione della rassegna Proud, la mostra ripercorre attraverso vari mezzi come riviste, libri, fotografie e manifesti mai esposti prima in Italia, la storia “non raccontata” dell’erotismo. I materiali sono messi a disposizione dal Centro di Documentazione Aldo Mieli di Carrara, nato come archivio domestico e divenuto nel tempo centro di documentazione sui temi LGBTQIA+, fornendo un’analisi in continua evoluzione sul panorama culturale.
Porno sì, ma non troppo
Una storia che viaggia a ritroso nel tempo, indagando la nascita della rappresentazione visiva della pornografia, partendo dai poveri corpi nudi più e più volte “rivestiti” nel campo artistico. Pensiamo infatti a quelli presenti nel Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina o ad altre opere d’arte ritoccate nel tempo per pudicizia. Il nudo fa da sempre parte dell’arte in ogni sua forma ma continua a destare lo stesso scalpore di chi mette l’ananas sulla pizza.
Dalle immagini alla letteratura il passo è breve, anzi brevissimo. Scrittori come Shakespeare si dedicano alla descrizione, seppur implicita, di veri e propri rapporti omosessuali che molte volte finivano per non essere pubblicati. L’erotismo si svincola presto dal dogma religioso e nel Settecento tra la Francia e l’Inghilterra vengono pubblicati testi come Fanny Hill di John Cleland, gli scritti di De Sade e altri. Da qui in poi la pornografia e l’erotismo entrano sempre più nell’immaginario comune aiutati anche dal mezzo fotografico fino ad arrivare all’entrata in grande stile della letteratura apertamente omosessuale, corredata con il tempo, da immagini sempre più realistiche.
Attraversando le sale di Alice Storyteller si entra in una dimensione spazio-tempo che ci riporta indietro nel tempo, rendendoci partecipi di una storia quasi segreta. Insomma, Preporno è la mostra che non ci aspettiamo ma di cui abbiamo bisogno per conoscere e analizzare le radici della cultura LGBTQIA+ e la sua evoluzione culturale.
La mostra è gratuita e aperta al pubblico fino al 30 giugno 2022, Dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 19:30 il sabato dalle 9:30 alle 13:00. Per maggiori informazioni visitare il sito web di Alice Storyteller o i profili social