di Aura Fico
Muoversi in città non è mai troppo facile, trovare una propria realtà a volte ancora meno. Sappiamo quanto sia complicato riuscire a scovare quei luoghi che ci fanno sentire sicuri e a nostro agio. In occasione del Pride Month, la cui celebrazione in Toscana si è tenuta a Livorno, abbiamo deciso di fare una piccola lista delle associazioni LGBTQIA+ della città di Firenze. Sportelli d’ascolto, attività culturali, gruppi e molto altro in luoghi che si aggiungono alle attività organizzate durante il mese di giugno come, ad esempio, la Queer Week,
Qualche domanda alle associazioni LGBTQIA+ Firenze
Poco tempo fa siamo andati a fare qualche domanda a IREOS la comunità queer autogestita in Via de’Serragli 3 a Firenze. L’associazione nasce nel 1997 e offre servizi di consultorio alla salute, consulenza psicologica, medica e legale oltre alla possibilità di eseguire test HIV. Il tutto, ovviamente, tutelando la privacy di ognuno. L’obiettivo è essere il più inclusiv* possibile fornendo servizi di tutela a chi ne ha bisogno, con un’attenzione particolare alla comunità LGBTQIA+.
Tra le attività previste da IREOS ci sono gruppi di sostegno, auto-aiuto, e progetti indirizzati alle scuole. La sede di IREOS conta un meraviglioso centro di documentazione che rientra nell’archivio SDIAF in cui si possono consultare ed prendere in prestito (tesserandosi) un’ottima raccolta di testi a carattere LGBTQIA+. Inoltre, IREOS è la casa del Florence Queer Festival, la rassegna queer più importante in Toscana che festeggia i suoi vent’anni con l’edizione 2022 che si terrà dall’11 al 16 ottobre.
Tra le altre associazioni di aiuto e supporto sul territorio fiorentino c’è AGEDO. L’associazione di “genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender che si occupa di offrire sportelli di ascolto e accoglienza ai genitori che si interrogano sull’identità sessuale o di genere dei propri figli o hanno ricevuto il loro coming out” come ci spiega Daniela Spizzichino, la referente dello sportello fiorentino. “Spesso, su questi argomenti manca l’informazione di base. Quando ho ricevuto il mio primo coming out non sapevo di cosa si stava parlando, pensavo di essere informata. La differenza generazionale si sente, i giovani usano internet ma manca il passaggio umano, il dialogo più che l’informazione tecnica. Ci sono e ci saranno delle difficoltà che si possono affrontare insieme, come il bullismo e i problemi sul lavoro. Parlarne in famiglia è un vantaggio enorme”.
Un vantaggio che sappiamo non tutti avere e per questo è giusto ribadire l’importanza dei safe space per la comunità LGBTQIA+ nelle varie città italiane. A tal proposito abbiamo contattato Azione Gay e Lesbica, “un’associazione storica fiorentina, antisessista, antifascista, antirazzista” con sede in Via Bronzino 117.
Abbiamo chiesto alla referente Sara Pace di parlarci un po’ dell’associazione e dei suoi obiettivi:
“Dal 1989 svolgiamo attività ludiche e culturali, tra cui una festa mensile che si è ampliata sino ad arrivare a essere la più grande festa toscana. Organizziamo presentazioni di libri e podcast, convegni, laboratori sul genere, cineforum, aperitivi; progetti formativi nelle scuole e con altri enti, formazione sui posti di lavoro; progetti con le amministrazioni comunali, regionali, nazionali, e tanto altro. Siamo tra le associazioni promotrici e fondatrici del Toscana Pride, facciamo parte del tavolo regionale Lgbtqia+, siamo alla vice-presidenza della consulta Lgbtqia+ fiorentina. Puntiamo a una rivoluzione culturale, basata sui valori di rispetto e uguaglianza, sensibilità intersezionale, modello educativo inclusivo. Riteniamo che lo strumento politico della visibilità sia fondamentale non solo per affermare le proprie esistenze in una società dove non siamo previst*, ma anche per offrire modelli positivi alternativi di facile accesso.
Tra le associazioni LGBTQIA+ di Firenze che abbiamo incluso in questa piccola lista c’è anche Arcigay Firenze Altre Sponde in Via di Novoli 9/r. Una realtà importante nel tessuto urbano fiorentino che “nasce in supporto alla comunità LGBTQIA+ e per sostenerne le battaglie sui diritti e l’autodeterminazione, sia su un piano di servizi che politico. Abbiamo deciso di avere la sede nel Q5, più precisamente a Novoli, per avere maggiore incisività nel tessuto cittadino, non prettamente del centro e turistico, ma più periferico e popolare. Offriamo servizi di supporto psicologico a canone calmierato e test HIV gratuiti ed anonimi una volta al mese. Tutto questo in una logica di facilitazione per i redditi medio bassi, come quello di famiglie o student*.
È fondamentale per noi riuscire a fare diventare la città un luogo più accogliente, sicuro e meno giudicante rispetto a tutte le diversità. Andare a creare anche luoghi specifici di aggregazione e non solo, permetterebbe di mettere in rete tante realtà con un approccio intersezionale.“
Come sempre, è bello conoscere le realtà che rendono la città di Firenze sempre più viva e contribuiscono a farla diventare una casa per tutt*.