Se è vero che l’ospitalità si combatte a colpi di skyline vista Duomo, allora YellowSquare, l’ostello di ultima generazione, aperto da poco in viale Redi 19, non ha niente da invidiare ad altri vicini. L’attitudine è cosmopolita perché si rivolge a viaggiatori lontani dal concetto tradizionale di turista; la vocazione è orientata alla sostenibilità, con bar e cucina 100% plastic-free e la cura per il design e la personalizzazione degli ambienti si notano sin dall’ingresso.
Sui muri della reception e degli ambienti comuni le pareti sono vestite dalle opere dell’artista argentina Valentina Chiappero, ma ci sono molte pareti bianche da riempire e tutto ciò verrà fatto durante delle staycation in collaborazione con degli artisti, che offriranno la loro arte in cambio di un soggiorno in loco. Dopo il successo di Roma e la recente apertura di Milano, quella del capoluogo toscano è la terza sede a firma YellowSquare.
Con il concept di “ostello esperienziale”, YellowSquare vuole ridefinire il concetto stesso di ostello: non più un semplice posto dove dormire, ma un luogo in più per scoprire la città, fare nuove conoscenze, cimentarsi in lezioni di cucina, fare yoga al tramonto e ascoltare musica dal vivo la sera. Il fine ultimo è creare comunità e socializzare. Lo testimonia il fatto che nelle camere non c’è tv ma mensole per lo scambio di libri, per invogliare al dialogo con gli altri compagni di avventure.
Dicono i due giovani imprenditori e fratelli Fabio e Marco Coppola, che aprirono il loro primo ostello ancora teenagers, a Roma nel 1999: “ci piace l’idea di ripartire con l’apertura di Firenze, una città da sempre votata al buon vivere, alla scoperta, all’arte e alla curiosità. Per questo speriamo di diventare un punto di riferimento per chiunque venga a visitare questi luoghi meravigliosi, per chi arriva qui per studiare o lavorare, ma anche per gli abitanti del quartiere e per tutti i fiorentini. Qui, novità assoluta rispetto alle altre sedi italiane, l’area relax sul rooftop con piscina e solarium, con vista panoramica sulla città”.