a cura di Francesca Corpaci
Ho il sogno ricorrente di essere un’altra persona, di altro sesso proprio. Quando non capisco le donne in nessuna delle mie forme da uomo desto, nel sonno sembra tutto più chiaro, e provo quasi una specie di com-passione nei confronti del femminile, mentre da sveglio finisco per trovare la stessa incomunicabilità che ho sempre riscontrato. Devo cambiare forse il mio sesso? O sono i valori e le condizioni del mio pensiero che mi impediscono di arrivare alla stessa illuminazione da desto? Grazie Amorazzi per tutto questo.
Tesoro aspé, non so se mi è tutto chiarissimo. Fammi ricapitolare: tu non capisci le donne, intendendo con donne… persone dotate di cromosomi XX? Persone che si identificano col genere femminile? Le donne, ok. Non le capisci, ma si direbbe che il fatto non rappresenti per te una costante. Dici “quando non capisco le donne”, dunque intuisco che, alcune volte (spesso? di solito?), tu riesca a stabilire un qualche tipo di contatto con l’entità generica precedentemente individuata dal costrutto “le donne”. Quindi diciamo: capita che tu non riesca a comprenderle “in nessuna delle tue forme da uomo desto”. Quante forme puoi assumere, amico mutante? Chi puoi diventare, o cosa? E quante volte al giorno; una, venti, centocinquanta? Sarebbe bellissimo approfondire, ma dato che non sei qui per farlo (ti prego, scrivi di nuovo e raccontami tutto) per ora fingiamo che tu sia un essere umano più o meno comune, di genere e sesso maschile. Lo so che è riduttivo, ma concedimelo, dai, così riusciamo ad andare avanti. Insomma, non capisci le donne, ma non finisce qui: non riesci neppure a comunicarci, e questo si verifica non solo di tanto in tanto (saltuariamente? sporadicamente?) ma sempre e da sempre. Tuttavia (di conseguenza?) c’è un sogno che fai di continuo (da quanto? due settimane? due mesi? sempre?): essere tu stesso unǝ rappresentantǝ dell’ormai nota entità “le donne”.
Mentre il tuo inconscio cavalca senza sella nelle selvagge praterie della coscienza, di colpo sperimenti un’inedita consonanza con l’oggetto della tua incomprensione; sensazione che appena apri gli occhi si vaporizza come il mio conto in banca in giugno. Qual è il significato di tutto ciò? – domandi. Perché avviene? È forse un invito ad abbandonare il sesso con cui sei venuto al mondo? O magari è solo nel sonno che la verità ti si rivela, come a quelle persone che si buttano giù dal letto nella notte per appuntarsi i numeri del lotto, la cura per il cancro o un nuovo eccitante motivetto con cui vincere l’Eurovision e diventare ricche? Se fino a qui più o meno ci siamo, direi che possiamo cominciare. Congratulazioni, amorazzo mutante! Ho l’impressione che tu stia iniziando a percepire i danni di secoli di oppressione patriarcale (“le donne” da un lato e “gli uomini” dall’altro, come se non ci fosse niente nel mezzo, dentro e tutto intorno; “le donne” come entità da “comprendere” e non “rispettare”; devo andare avanti?). Mi sei simpatico sweetie, e hai anche una bella botta. Potrei darti, se lo gradisci, qualche consiglio di lettura per approfondire, o una lista di profili da seguire su Instagram se sei una persona pigra, ma mi pari un tipo abbastanza sveglio da poter reperire informazioni in autonomia. Mentre lo fai, però, ti propongo un esercizio. Prova ad archiviare un attimo il tuo punto di vista di maschio confuso e relazionarti con l’entità nota come “le donne” esattamente come faresti (spero) con qualsiasi altra persona: ascoltando. Se poi c’è qualcosa che ti sfugge puoi sempre chiedere, o tornare alla letteratura di cui sopra. Riguardo al tuo sogno, il mio modesto suggerimento da persona poco spirituale è di tenerti il sesso che hai, almeno per ora. La notte è un territorio magico, ma quasi sempre quelle che alle tre del mattino sembrano illuminazioni alla luce del giorno si manifestano per come sono in realtà: stronzate ♥
Affidate dubbi, dilemmi e inconfessabili segreti in forma 100% anonima a: tellonym.me/amorazzi. Ogni mese il vostro amichevole amorazzo di quartiere risponderà in questo spazio.