di Leonardo Cianfanelli
In occasione dell’uscita del nuovo album per Dio Drone “Ovunque Distruggi”, abbiamo raggiunto le due creature malefiche misteriose NonNecessario2 e NonNecessario27, in arte Hate & Merda, che hanno risposto (a modo loro) alle nostre domande:
Un esperimento (riuscito) attivo da nove anni. Che cosa sono per voi gli Hate & Merda?
UNN2: qualcosa di terapeutico, come un esorcismo, fisico e psicologico. La dimensione Hate & Merda è uno vero e proprio stato mentale, che coinvolge chi suona ma anche ci gravita vicino.
Ho letto che per voi il lockdown non è stato vissuto come una pausa forzata, ma come una rinascita…
UNN27: Non so in quale bagno tu l’abbia letto, ma posso solo dire che è assolutamente vero. Questo è valso sia per i concerti sia per il lavoro in sala prove. Non abbiamo avuto pause estremamente lunghe se non quelle dovute ai momenti di lockdown estremo e abbiamo sempre mantenuto la voglia di suonare. La riprova lampante è proprio l’uscita di questo disco che ha visto il suo sviluppo proprio in questo due anni di chiusure forzate.
UNN2: il momento storico ha drasticamente influenzato la direzione dell’album. Inizialmente avevamo un’idea molto diversa di come farlo suonare, ma il disagio generale ci ha brutalmente riportati a terra, come una punizione che però poi si è rivelata una violenta fonte di ispirazione.
Parliamo di luoghi e di spazi. Per un progetto come il vostro, com’è vivere e partorire musica a Firenze?
UNN27: Non ho mai vissuto in altri luoghi, ma visto com’è la situazione attuale non posso lamentarmi. Credo ci siano posti molto peggiori dove far nascere una qualsivoglia espressione artistica (o presunta tale). Ma ripeto, ho “partorito” solo qui.
UNN2 : a Firenze e a chi la popola abbiamo dedicato i primi due dischi. Negli ultimi anni siamo stati testimoni del percorso sempre più evidente di gentrificazione di questa città che vantava un ventennio di underground invidiabile, ormai ben lontano. È e resterà sempre la nostra capitale del male, com’è giusto che ognuno abbia la propria. Non riesco ad immaginare le radici degli Hate & Merda se non qui, sedimentate sulle carcasse che l’Arno trascinava attraverso la città nel medioevo.
“Ovunque Distruggi” è il solito cazzotto nello stomaco, questa volta vissuto come un esorcismo. C’è speranza per il futuro?
UNN27: La speranza c’è sempre, ma è giusto che di tanto in tanto vada lacerata e dilaniata a forza di urli e sconquassi perché possa essere propositiva e non una scusa per autocommiserarsi. Solo quando il “Male” verrà sconfitto allora non ci sarà più bisogno di avere speranza, ma direi che quindi non c’è pericolo, siamo ben lontani da sconfiggerlo.
UNN2: in Ovunque Distruggi non c’è luce. E se c’è è un riflesso illusorio, come quelli nelle profondità di certe grotte. ‘Speranza’ è una parola per chi resta, il disco invece è dedicato a chi non ce l’ha fatta.
Conoscendo il vostro essere onnivori, siamo curiosi di sapere cosa stanno ascoltando gli Hate & Merda in questo momento
UNN27: In questo momento non ascolto un cazzo. Ascolto solo gli Hate & Merda.
UNN 2: ‘… hai presente il suono delle onde …?’ [cit. Astolfo Sulla Luna]
ASCOLTA “OVUNQUE DISTRUGGI”: https://hatemerda.bandcamp.com/album/ovunque-distruggi