Cento numeri di Lungarno. Un lasso di tempo così ampio, con tutto quello che è capitato nelle vite di chi legge questa rivista, di chi ci scrive e di chi è stato protagonista delle nostre riflessioni, narrativamente è più simile a una serie tv che a un film.
Tantissimi episodi, una galleria infinita di personaggi e un cospicuo numero di location per un unico grande set: la nostra città. Romanticizzare il tempo che passa è un privilegio che si rischia sempre di pagare col prezzo della nostalgia e non è l’unico modo attraverso cui rileggere quello che ci siamo lasciati alle spalle. Firenze ha vissuto il suo rapporto col cinema in fasi diverse in questi anni: ci sono sale che sono state chiuse e altre che sono state riaperte, sono nati nuovi autori, nuovi progetti; alcune istituzioni (festival, eventi, rassegne) si sono consolidate e, non ultimo, in città si sono girati film e serie tv di produzione internazionale.
Sale che chiudono
Partendo dall’aspetto più amaro e cercando di arginare lo sconforto che esso provoca, quando Lungarno ha iniziato la sua avventura, Firenze annoverava almeno 3 sale cinematografiche che ora non esistono più. Fulgor, Astra 2 e Colonna hanno chiuso i battenti in questi anni ed è in particolare quest’ultimo che suscita in noi più malinconia dal momento che nel marzo del 2015 scrivevamo proprio di una sua riapertura con delle nuove iniziative culturali come la collaborazione con la mediateca per la proiezione dei film ritrovati e la possibilità per le neo mamme e di accedere alla sala tutti i venerdì mattina senza separarsi dal proprio bimbo per delle proiezioni baby friendly.
Sale che aprono
In questi anni però abbiamo anche festeggiato una sala storica tornata ad animare la scena cinematografica: Lo Spazio Alfieri che, dopo 7 anni di stop, nel settembre 2013 si è ripresentato agli spettatori con una veste rinnovata e una ottima programmazione, tra rassegne, festival e prime visioni, che dura ancora oggi. Solo tre anni dopo è stata la volta de La Compagnia che, a metà strada tra il Duomo e Piazza San Marco, si è riaffermata, dopo una chiusura ventennale, come la casa del cinema di qualità in città.
Firenze dietro e davanti alla macchina da presa
In 100 numeri di Lungarno abbiamo conosciuto i registi che si sono impegnati a raccontare Firenze (Haider Rashid, Federico Micali, Emanuela Mascherini), chi il cinema lo divulga (Federico Frusciante, Lorenzo Cracolici di Horror Italia 24) e chi lo ha portato nelle nostre case durante la pandemia (Gianluca Guzzo di MYmovies). I direttori dei Festival hanno condiviso i progetti, le anteprime, i programmi e gli ospiti che si sono susseguiti anno dopo anno. È insieme a tutti loro che durante i mesi difficili da poco trascorsi abbiamo continuato a dialogare e a imparare che “il cinema viaggia su delle regole molto precise: ‘quello che c’è si fa, quello che non c’è si inventa e se si presenta un ostacolo lo aggiriamo’. Il set è una nave di balordi che sanno fare tutto e velocemente”, come ci ha rassicurato il nostro amico Maurizio Lombardi in un’intervista realizzata nel maggio del 2020.
Questa nostra ricorrenza coincide per pura fatalità con il ripristinarsi della capienza al 100 % nelle sale e non c’è quindi auspicio migliore che quello di farvi compagnia, parlando di cinema, di Firenze e di Toscana per molti altri numeri ancora.