di Aura Fico
Ci sono esperienze che ho sempre ritenuto impossibili, per esempio riuscire a non fare tardi almeno una volta, mangiare uno spaghetto aglio olio e peperoncino senza ricreare un Pollock sulla mia maglietta, arrivare in bicicletta fino a Capo Nord.
Le prime due restano ancora un miraggio, mentre ho scoperto grazie a Peppe che con un po’ di buona volontà e allenamento si può arrivare dove si vuole, anche in capo al mondo.
“Peppe” è Giuseppe Esposto, una guida certificata di MTB, da anni al lavoro nel settore del cicloturismo, che si è avventurato nella NorthCape 4000, una gara di ultracycling che consiste in 4500 km attraversando 11 paesi in 22 giorni, dal Lago di Garda a Capo Nord.
L’unica cosa fornita dallo “staff”è una mappa con il percorso tracciato, tutto il resto (compreso il coraggio) va portato da casa.
Ho chiesto a Peppe Esposto di spiegarmi, intanto, cosa lo ha spinto a tentare questa impresa:
“Faccio ciclismo da diversi anni a livello amatoriale e professionale, nel corso del tempo ho maturato molte esperienze per i viaggi in bici, con l’arrivo della pandemia ho perso il lavoro in pochissimo tempo e avevo bisogno di impegnarmi in qualcosa per avere una motivazione, così ho deciso di iscrivermi a questa gara”.
Cosa puoi dirci di questa esperienza?
“È un’esperienza unica nel suo genere, la preparazione è a 360°, devi sapere con quale attrezzatura partire e allenarti mentalmente a sopportare molti chilometri al giorno, la paura c’è ed è ovvio ma con la prima pedalata passa. All’arrivo senti di aver raggiunto qualcosa che prima non avevi, impari a conoscerti, pedali dalle 12 alle 14 ore al giorno e hai tempo per ascoltare il tuo corpo e la tua mente, i lotti con te stesso, con la stanchezza che ti porta a deconcentrarti, devi imparare a gestirti in situazioni del genere”.
In Italia si parla poco di queste iniziative, ci sono gruppi online che puoi segnalarci per gli interessati?
“Certo! Su Firenze ci sono: Gravel, BBB Gravel Firenze ed il Tuscany Trail , mentre per le ultrarace: Race Across Europe, Silk Road Race che sono più di nicchia per la preparazione fisica che necessitano”.
Consiglieresti questo tipo di esperienza?
“Sì sicuramente la consiglio a tutti, è la dimostrazione che il ciclismo è un’attività accessibile a chiunque, la raccomando perché se impari a viaggiare in bici significa anche rinunciare al futile che hai nel quotidiano, è un’esperienza formativa per i cittadini di oggi e domani”.
Instagram: @peppeesposto