Uno dei vantaggi di tenere una rubrica musicale da più di tre anni è che, se all’inizio sei tu a condurla, col tempo è lei a condurre te verso lidi musicali che non avresti facilmente esplorato. Questo è il fortunato caso di Filtermat, una scoperta fatta grazie al Rock Contest Computer Edition, che mi ha sorpreso per la qualità e l’originalità nel panorama italiano.
Filtermat nasce chitarrista ma col tempo si dedica al mondo della sintesi sonora, andando direttamente alla fonte e studiando con il sound designer Gianni Proietti. “Volevo un’esperienza diretta con una persona fisica che mi introducesse al mondo dei synth. Il lavoro di ricerca di suono è insieme istintivo e mentale. Hai in mente un suono ben preciso e lo vai a cercare attraverso i vari parametri”. L’idea di partenza è rifarsi al panorama della musica ambient e chill wave: “partivo da una formazione più rock ma lavorare tanti anni in un negozio mi ha esposto a un’elettronica da ascolto, di sottofondo più che da ballare, che comunichi equilibrio e armonia“.
I primi singoli di Filtermat hanno anche belle melodie vocali che portano in direzione elettropop, facendo pensare agli Imagine Dragons, in parte agli Wombats (una su tutti, la bellissima Timeless: https://www.youtube.com/watch?v=TvmqNsSl5jU).
Ma la scelta di Fil è stata di rinunciare coraggiosamente alla voce: “Avendo scelto la via solista devo pensare io a ogni aspetto. Per fare il mio home studio ho persino spostato la cucina di casa mia. Quindi dovevo rinunciare a qualcosa, è stata una scelta di salute mentale”.
In Italia e in generale nel panorama dei talent show sembra un suicidio, ma “per un artista è importante la coerenza con il proprio pensiero“. Durante il lockdown Fil ha prodotto e pubblicato il suo primo disco, Viaggio, interamente strumentale: “ci stavo meglio dentro, a livello di stato d’animo. Ho scelto beat più lenti per poter giocare con gli strumenti e usare la chitarra come voce narrante”. Il suo live ideale lo immagina però suonato: “penso a Tycho, anche lui dal vivo ha la band, un prolungamento delle emozioni”.
Spotify: https://open.spotify.com/artist/25bfSnCmC9gAQICNdOb6Xt?si=N4VqyqM-RxCKCGqyQwdteA&dl_branch=1