di Aura Fico

Lo storico Golden View si desta dal sonno imposto dalla pandemia con un look tutto nuovo ed un menù da sogno, al centro di tutto un’etica sostenibile e un attenzione al dettaglio invidiabile.

Ad accoglierci una vista sull’Arno mozzafiato a cui si deve la luce dorata che ci avvolge durante tutto il pranzo, insomma, un’esperienza unica nel suo genere. 

Entrando nel ristorante siamo immersi dal candore delle pareti, il bancone in legno d’ulivo e marmo di Carrara ci accompagnano fino alla cucina, completamente a vista (sia dall’interno sia dall’esterno), un dettaglio che evidenzia ancora di più la trasparenza di questa realtà.

Dalla zona gastronomia con un’ampia scelta di salumi, prosciutti e formaggi delle migliori qualità provenienti da varie regioni d’Italia interamente curata dal gastronomo Steven Baldini, si passa al laboratorio di Arte Bianca, che produce pane e dolci per tutto il ristorante usando solo farine biologiche di grano 100% italiano.

Filiera corta e sostenibilità sono le parole chiave dell’offerta gastronomica del Golden View, curata dallo Chef Paolo Secci, che propone un menù itinerante passando dalla terra con il manzo brado della Maremma e il piccione d’Anjou, al mare con i prodotti ittici, mediterranei e siciliani che si possono ammirare direttamente dalle vetrate esterne.

golden view

Ad accoglierci troviamo il titolare, Tommaso Grasso, un imprenditore giovane e proattivo che ha sfruttato questo periodo di chiusura per dare un volto nuovo al ristorante che lo accompagna da quasi vent’anni. Oltre alla passione per il cibo, si percepisce una grande attenzione al vino e all’arte, come si può notare dalla vasta esposizione di quadri all’interno della sala.

La cantina, nel cuore della città di Firenze, si trova in un fondo del ‘400 appartenuto alla famiglia dei Bardi, realizzata dall’architetto Marta Sansoni si presenta naturalmente temperata e predisposta alla conservazione. Proposte “verticali” dei Super Tuscans (Sassicaia, Ornellaia, Solaia, Tignanello” insieme a quelle dei “Brunelli” (Biondi Santi, Soldera, Poggio di Sotto) che evidenziano ancora di più l’amore e l’attenzione per la tradizione e la terra.

“Una cantina che conta 8.000 bottiglie – come afferma il sommelier narratore Paolo Miano ognuna con un’anima da scoprire”.

Contatti:
Via de Bardi 58r- 50125 Firenze
Tel. 055 214502 / +39 333 4757400
[email protected]

Foto: Pietro Savorelli