Quando si lavora a un evento in genere si tende a fantasticare, nei mesi che lo precedono, su come andrà. E quando ormai è trascorso qualche anno e si è iniziato a conoscerne meglio i meccanismi, a volte con le previsioni ci si azzecca, altre volte invece sorgono complicazioni e, altre ancora, gli intoppi possono divenire opportunità. Sono ormai 6 anni che collaboro con il FLORENCE KOREA FILM FEST e, se all’inizio mi sono accostata con timore a questo universo che mi coinvolgeva attivamente nella macchina organizzativa, con il tempo ho iniziato a trovarlo affascinante. Il cinema, il prestigio di ospiti arrivati da lontano, l’entusiasmo, gli spettatori e poi le feste, le interviste. È tutto molto divertente e stimolante. Quest’ultimo anno e mezzo le cose sono cambiate però e tra tutti gli elementi che compongono una manifestazione così articolata è rimasta una unica componente certa: il cinema. Il FLORENCE KOREA FILM FEST ci sarà.
Dal 21 al 28 di maggio su Più Compagnia e, con un po’ di fortuna, in sala a La Compagnia ovviamente. Le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, se hanno reso impossibili quasi tutti gli eventi collaterali legati a questo tipo di eventi che prevedevano, per esempio, l’incontro tra gli ospiti e il pubblico, ha però innegabilmente creato nuove opportunità e così il FKFF è pronto a ripresentarsi al pubblico dopo aver forzatamente saltato l’appuntamento abituale di marzo.
Alle ormai consolidate sezioni (il grande cinema di Orizzonti Coreani, le opere prime di Indipendent Korea, i cortometraggi e la Virtual Reality) si aggiunge quest’anno una retrospettiva sull’attrice Moon So-ri, una sezione nuova di zecca interamente dedicata al documentario e la selezione di film di New Korean Cinema composta dalle pellicole che hanno reso grande nel mondo il cinema coreano.
A un programma così articolato si aggiunge anche un doveroso omaggio, con 7 dei suoi film, a Kim Ki-duk, il Maestro del Cinema scomparso prematuramente lo scorso dicembre a causa del Covid. Tra i film più attesi “The Woman Who Ran” di Hong Sang soo (vincitore dell’Orso d’Argento al 70esimo Festival di Berlino), “Steel Rain 2: Summit” sequel della produzione Netflix “Steel Rain” e in esclusiva il primo film del regista premio Oscar per “Parasite” Bong Joon-ho “Barking Dogs Never Bite”.
Abbiamo iniziato parlando di inevitabili cambiamenti che portano a nuovi percorsi e uno di questi è la creazione, da parte del Direttore del Festival Riccardo Gelli, di una piattaforma che, in collaborazione con Mymovies, sarà esclusivamente dedicata al cinema coreano: «Si chiamerà K-Vision, sarà pronta per l’autunno e il pubblico potrà accedervi tramite un abbonamento. Ci saranno film, cortometraggi e documentari disponibili per tutto l’anno. Un ideale prolungamento dell’archivio di schede e recensioni di film che abbiamo sul nostro sito, che è l’unico in lingua italiana. Lo streaming è esploso durante la pandemia e, anche se sicuramente tutti vorremo tornare a vivere eventi e proiezioni in presenza, è una modalità di fruizione che permarrà. Ci sentiamo un po’ dei pionieri in questo momento a essere i primi a ripartire dopo questo lungo inverno, ma siamo fiduciosi». Mai come in questo caso, ci vediamo in sala!