ARAB STRAP “As Days Gets Dark”
Rock Action

Lo scioglimento degli Arab Strap – avvenne a cavallo tra il 2005 e il 2006 subito dopo l’uscita di “The Last Romance” e del relativo tour – fu un dispiacere enorme per i fan del duo scozzese, anche perché se c’è una band di cui è facile innamorarsi, questi son proprio gli Arab Strap. Le tessiture create tra il cantato scazzato e sbiascicato di Aidan Moffat, accompagnato sempre da una scrittura cruda che non nasconde alcuna debolezza – sesso, tradimenti, alcol – e le chitarre romantiche e decadenti di Malcolm Middleton, sono quanto di più innovativo accaduto dalla metà degli anni Novanta in poi. Accogliamo quindi con gioia e fiducia il ritorno dei nostri amici di Falkirk e “As Days Gets Dark” altro non è che un disco degli Arab Strap, ovvero un disco molto bello, come se ne fanno pochi in un anno solare. Nelle 11 tracce che lo compongono non c’è nostalgia alcuna dei ’90, ma un’elegante miscela tra le sonorità tipiche della band – il narrato di Moffat e i giri dark di Middleton – unita a un’elettronica soffice, a degli strani cinguettii, a un sassofono con momenti epici (‘Kebabylon), della disco un po’ più spinta e del classico post-rock. Bastavano i primi singoli con cui è stato presentato questo ritorno – ‘The Turning of Our Bones’ e ‘Compersion Pt 1’ – a farci star sereni. Ma “As Days Gets Dark” è andato altro e ci restituisce quegli Arab Strap che amiamo, più in forma che mai.

MOGWAI “As the Love Continues” Rock Action

Rimaniamo in Scozia – perché Frastuoni ama la Scozia dove spesso si fa della musica bella – per scrivere qualche riga anche di “As the Love Continues”, decimo album in studio dei Mogwai, disponibile per la loro etichetta Rock Action. Il disco della band di Glasgow, guidata da Stuart Braithwaite, arriva a 25 anni esatti dalla pubblicazione di ‘Tuner’/’Lower’, loro singolo di debutto. Registrato in compagnia del produttore Dave Fridmann – inizialmente il disco doveva essere registrato in America, ma poi la pandemia ha scombussolato anche i loro di piani, e quindi via di scambio file – “As the Love Continues”, vede un paio di collaborazioni di spessore, tra cui Atticus Ross oltre al super sassofonista canadese Colin Stetson. La cosa bella di quando ascolti un disco dei Mogwai è che sai benissimo quel che ti aspetta – post-rock, atmosfere cinematiche, suoni saturi ed esplosioni – ma il risultato è sempre diverso e la colonna sonora che ne vien fuori sarà sempre quella perfetta per il film che ognuno di noi si starà facendo in quel determinato momento. Ci sono loop, synth e riverberi, per una band che, seppur all’interno di un genere che non consente grossi scossoni innovativi, prova sempre ad aggiungere qualcosa ai propri suoni. Ed è bello sapere che i Mogwai ci sono, come quegli amici che non ti deludono mai.

BLACK COUNTRY, NEW ROAD “For the First Time” Ninja Tune

Esce su Ninja Tune uno degli esordi più eccitanti di questi mesi e, i protagonisti di questo astratto premio, sono sette giovanotti che adesso vivono a Londra ma che sono originari del Cambridgeshire e che si fanno chiamare Black Country, New Road. Se vi aspettate la solita produzione Ninja Tune, che comunque ci ha abituato a battere territori piuttosto eclettici, siete fuori strada. E non di poco. “For the First Time” è composto da sei brani per un totale di quaranta minuti, il tempo necessario per sviluppare con cura le trame post-punk e post-rock del giovane ensemble. Fra Slint, June of 44, 90 Day Men (ascoltate ‘Athens, France’) e Van Der Graaf Generator, i Black Country, New Road sorprendono per la freschezza con cui dimostrano di aver assimilato certe sonorità e la capacità di renderle moderne e nuovamente fruibili. Perché oltre a questo c’è del jazz sperimentale – a un certo punto il sax va per i fatti suoi – della world (l’apertura klezmer) e dell’afro-rock. Il tutto con il valore aggiunto dei testi preparati da Isaac Wood, intensi e ricchi di citazionismi – Richard Hell, Scott Walker, Kanye West, Bruce Springsteen e Black Midi – e narrati/urlati con un’intensità urgente e liberatoria. Eccezionali.

FRASTUONI SU SPOTIFY

La playlist di Frastuoni è su Spotify. Aggiornata settimanalmente, contiene una selezione dei migliori brani sia italiani che internazionali, in linea con i gusti della rubrica. In copertina Black Country, New Road.

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