di Chiara degl’Innocenti
Nella primavera del 2020 le strade e le piazze di Firenze si sono svestite della presenza umana e mostrate in tutta la loro profondità, lasciando i rari camminatori solitari a galleggiare in un fermo immagine. La città, in questo vuoto surreale, risultava straniera allo sguardo ma intimamente familiare al cuore.
Mosso dal desiderio di custodire questa preziosa immobilità, Lapo Baraldi, fotografo fiorentino, approfitta del momentaneo svuotamento del centro storico per immortalarlo in una serie di scatti fuori dal tempo che vengono poi stampati in camera oscura da negativi in bianco e nero di medio formato. Questa originaria esplorazione personale e professionale confluisce adesso in Firenze com’è, progetto editoriale nato dalla collaborazione tra lo studio grafico MUTTNIK e il fotografo stesso.
Pubblicato dalla casa editrice FORMA, il volume ospita un viaggio in una Firenze sospesa nel tempo ma profondamente ancorata alla storia: 42 ritratti di “d’architetture immobili”, colte in un silenzio ancestrale, sono accompagnati da un racconto di Elena Ronchi che guida il lettore in questa immersione visiva ed emotiva.
Attenzione però a intenderlo come il reportage di una città in coprifuoco: i turbolenti mesi primaverili sono solo l’espediente che ha portato a una presa di coscienza sullo spazio urbano e sulla fotografia che può ritrarlo tanto nella sua realtà fisica quanto nella sua potenza immateriale. Il volume, quindi, non è la testimonianza di un momento storico ma l’omaggio a una “Firenze com’è” e come non è stata mai vista.
Il volume lo trovate qui: https://www.formaedizioni.it/prodotto/firenze-come-ita/