Sarà on line dal 27 novembre, sui social e sul sito di Teatro Studio Krypton “Dove i Turisti non vanno”, il documentario di Cesare Baccheschi girato per il progetto RespirArea. Incursioni Artistiche nei Luoghi Comuni a cura di Pietro Gaglianò che ha incluso in ottobre le installazioni e performance di Albien Alushaj, Marina Arienzale, Anna Capolupo, Gioia Di Biagio.
RespirArea, parte da un’indagine avviata nel 2020 in seguito allo stato di emergenza ancora in atto, alla ferita causata dalla pandemia e dal lockdown e che rende necessaria la riflessione sul valore e sulla centralità di una nuova visione dell’arte e della sua relazione con l’essere umano.
Per ricucire uno strappo sociale fra arte e vita quotidiana Krypton ha coinvolto quattro giovani artisti appartenenti all’area metropolitana e li ha guidati nella creazione di altrettanti video e opere pubbliche ispirate alla dimensione del vivere comune e alla difficoltà odierna di concepire unitamente la libertà, la socialità e la solidarietà
Le quattro azioni si sono svolte in altrettanti comuni dell’area metropolitana, che più e meglio dei grandi centri urbani riflettono la dimensione della vita sociale nello spazio pubblico: Fiesole, Sesto Fiorentino, Scandicci e Impruneta.
Le quattro azioni realizzate per il progetto Respirarea, che Teatro Studio Krypton ha prodotto in ottobre con il contributo di Citta’ Metropolitana di Firenze, si sono svolte autonomamente e Gioia Di Biagio, Marina Arienzale, Anna Capolupo e Albien Alushaj hanno lavorato indipendentemente sul territorio prescelto come spazio d’indagine. Ma l’ispirazione alla base del progetto, la ricerca di quel respiro condiviso, della condivisione dei luoghi, della vita in comune, ha implicato anche un costante sguardo, un ascolto reciproco che ha portato a una sorta di unità delle quattro opere.
Questa vocazione corale è stata poi interpretata con profonda sensibilità da Cesare Baccheschi, giornalista e documentarista chiamato da Krypton a fare un documentario sui processi e gli esiti dei quattro lavori.
Il risultato è un documento video in cui si intrecciano le quattro vicende, gli spazi privati, il tempo della ricerca e del tentativo che si trovano dietro le quinte di ogni opera. Baccheschi ha accompagnato Albien, Anna, Gioia e Marina nei loro percorsi, nella preparazione, nel lavoro nascosto, fino alla presentazione al pubblico dei risultati.
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