“You can play a shoestring if you’re sincere” sosteneva John Coltrane, e sulle note di queste parole torna, a gran richiesta, A Jazz Supreme 2020: sette appuntamenti sul palcoscenico della Sala Vanni che raccontano la migliore scena jazzistica contemporanea.

L’edizione di quest’anno è ricca di novità, e presenta tutti progetti inediti e nuovi incontri tra musicisti, che saliranno sul palco per la prima volta insieme, rendendo ancor più emozionante l’atmosfera dei live.

Il programma del festival si apre venerdì 16 ottobre con il Jim Black Trio, una delle icone jazz di “confine” che regala al pubblico un’occasione per ascoltare musica black alle prese con uno dei format più classici del jazz. 

Jim Black Credit Paul laRaia

Venerdì 23 ottobre Francesco Bigoni e Francesco Diodati presentano il loro nuovo progetto, dedicato in maniera preponderante all’esplorazione del parametro ritmico. I due musicisti non saranno soli ma accompagnati dal pianista Benoît Delbecq e dal batterista Sylvain Darrifourcq.

Ada Montellanico, cantante e compositrice, sarà presente in questa nuova avventura musicale venerdì 30 ottobre accanto a Michel Godard, artista poliedrico e grande sperimentatore.

WeTuba vede oltre a Godard la presenza di tre musicisti che, attualmente, rappresentano l’espressione più all’avanguardia del giovane jazz italiano: Simone Graziano al pianoforte, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. Un organico originale che, attraverso la scrittura di nuove composizioni, vuole enfatizzare la costruzione e l’intreccio delle linee melodiche dei vari strumenti.

Venerdì 6 novembre continueranno il racconto jazz in Sala Vanni Luca Aquino, uno dei musicisti del jazz italiano più apprezzati nel panorama internazionale, e Giovanni Guidi, allievo di Enrico Rava.

jim Black Credit Paul la Raia

Il gruppo She’s Analog – previsto invece per venerdì 13 novembre – nasce a fine del 2018 con la precisa volontà di esplorare le possibilità sonore offerte da una particolare declinazione del trio bassless. L’idea è quella di una musica creata collettivamente che, a partire da uno spunto compositivo sempre più esile, si arricchisce di un’improvvisazione sempre più radicale.

Nel penultimo appuntamento della rassegna, previsto per venerdì 20 novembre, il protagonista è Gabrio Baldacci, sul palco della Sala Vanni per presentare “Nina”, un disco triplo di recente uscita che raccoglie tutte le sue anime sonore.

La rassegna musicale si chiude giovedì 26 novembre con un doppio concerto proposto in collaborazione con Music Pool. In apertura Gal: un trio nato di recente, che anima i loro live con contaminazioni dal soul e dall’elettronica. A seguire Simona Severini presenta Ipotesi, un EP di sei canzoni nato da una live session di due giorni in studio.

Per maggiori informazioni sull’evento visita il sito: 

http://www.musicusconcentus.com/tag/a-jazz-supreme/